Ex Cementificio, incontro tra comune e società.

EX CEMENTIFICIO
EX CEMENTIFICIO

SANTA MARINELLA – Si è tenuto un paio di giorni fa l’incontro tra il sindaco Roberto Bacheca e i rappresentanti della Salini Costruzioni, la società proprietaria dell’ex cementificio pagato all’epoca 14 milioni di euro, per stabilire quali progetti attuare per riqualificare l’area. Secondo quanto affermato dai dirigenti della società, sembrano essere superati i vincoli posti dalla Soprintendenza Archeologica che gravavano sul terreno su cui sorge la struttura ritenuta testimonianza di archeologia industriale. Sotto questo aspetto, quindi, nell’incontro tra il capo dell’amministrazione e i rappresentanti della Salini, si è parlato di un progetto preliminare in cui è prevista una parte da destinare a residenziale ed un’altra a commerciale. “Quello che a noi interessa – dice il sindaco Bacheca – è che l’area venga bonificata e liberata dal continuo via vai di extracomunitari – ovviamente c’è la ferrea volontà di vincolare i beni storici come i silos, il villino Cerrano e le strutture ritenute di alto interesse archeologico industriale, che vanno ristrutturate con le modalità urbanistiche previste, dopodiche attendiamo la proposta dell’impresa di costruzioni in merito alla realizzazione delle opere di urbanizzazione che, ovviamente, saranno a loro carico compreso l’allargamento del sottopasso ferroviario adiacente la struttura”. Sono infatti circa 90 mila i metri cubi da realizzare tra la parte storica che deve essere ristrutturata e che occupa 55 mila metri cubi e quello che è previsto da realizzare. Infatti, all’interno di quella che viene definita una importante testimonianza di archeologia industriale sottoposta al controllo della Soprintendenza, si era creata una sorta di attività illecita che aveva portato ad uno scontro tra fazioni di extracomunitari sfociato con il grosso incendio, probabilmente di natura dolosa, che alcuni mesi fa aveva distrutto il piano superiore della palazzina che un tempo veniva usata come dormitorio dei dipendenti del cementificio. Nei giorni successivi il sindaco aveva chiamato alle proprie responsabilità il titolare del terreno obbligandolo a ripristinare la recinzione dell’area e a chiudere gli ingressi della struttura.

 

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