SANTA MARINELLA – Il circolo cittadino di Sel, boccia la politica del presidente del Consiglio Renzi sul Jobs Act che, secondo lui, polarizza tensioni e non garantisce una dignità di vita a chi non ha lavoro per aver messo fuori agenda il reddito minimo garantito che il governo sbandierava come possibile azione da opporre alla miseria del welfare state e alla crisi del sistema di protezione sociale. “Invece sembra essere tornato un argomento scomodo – dicono i dirigenti di Sel – non si ha più traccia infatti né dei buoni propositi esposti da Letta né tanto meno della proposta di legge a iniziativa popolare che giace in attesa di essere discussa da oltre un anno. Riteniamo che il modello che ci viene attualmente propinato, nel quale si sacrificano diritti in cambio di precarietà lavorativa e sociale, sia inaccettabile”. “Non troviamo nulla di moderno nella politica del lavoro che il governo Renzi sta portando avanti, crediamo che la modernità debba essere rappresentata da una concezione innovativa di sostegno sociale. “Per questo – concludono da Sel – abbiamo inviato a Zingaretti una lettera che i circoli comprensoriali hanno sottoscritto in cui facciamo presente che in questa Regione sia possibile, partendo proprio dal reddito minimo garantito, costruire un nuovo modello di stato di diritto che possa costituire un esempio per tutte le altre Regioni.

Gi.Ba.

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