“Percorsi di legalità tra i giovani”. Concluso il primo incontro
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Si è concluso ieri (dopo la forzata interruzione di giovedì scorso, causata dalla nota alluvione che ha colpito la città) il primo incontro sulla Legalità, promosso dal delegato alle Politiche giuridiche e Legalità, avvocato Marco Valerio Verni, presso la scuola statale Giosuè Carducci di Santa Marinella. Tema del workshop è stato quello relativo al consumo di alcol ed ai gravi rischi ad esso collegati, che il relatore (il formatore-servitore insegnante Alessandro Pielich) ha affrontato attraverso la proiezione di filmati (in particolare, una intervista del noto conduttore televisivo e giornalista Piero Angela al prof. Emanuele Scafato, direttore dell’ONA -Osservatorio Nazionale Alcol del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute) e slides.
I giovani alunni (ragazzi delle prime classi di scuola secondaria), dal canto loro, si sono dimostrati particolarmente interessati all’argomento, ponendo diverse domande e partecipando attivamente allo svolgimento del seminario, cui erano presenti, naturalmente, anche i loro insegnanti.
Vivo apprezzamento da parte del delegato Verni che ha commentato: “Siamo contenti- e non smetterò mai di dirlo- di collaborare con l’istituzione scolastica e con i professori che ne fanno parte, all’obiettivo di abituare i giovani alla legalità, che non è mai qualcosa di sbagliato, anche se spesso, proprio tra i giovani, per stare in un gruppo, si vuol far credere altro: essere “fichi” non vuol dire sballarsi, o avere atteggiamenti da bullo. O, magari, essere “furbi”. Vuol dire, invece, avere delle regole (morali innanzitutto) e rispettarle, per non mettere in pericolo né gli altri né se stessi, e quindi vivere in una società sana. Questo è il messaggio forte che nessuno deve stancarsi mai di trasmettere, specialmente ai ragazzi di oggi, che saranno gli uomini del domani”.
Il prossimo appuntamento è per il prossimo 18 dicembre, quando si affronterà il tema legato ai social network ed ai pericoli legati ad un loro uso improprio.
Chi scrive
