La Presidente dell’associazione Diritto alla Vita è stata sentita in Senato.

La Presidente durante l'audizione
La Presidente durante l’audizione

SANTA MARINELLA – Alessandra Incoronato, la signora disabile presidentessa dell’associazione Diritto alla Vita, è stata sentita in una audizione dalla Commissione Diritti Umani del Senato. La portatrice da handicap, ha voluto far sentire la sua voce ai senatori, per porre l’attenzione verso chi, ogni giorno, lotta per vedere difesi i diritti dei malati terminali. La Incoronato soffre di distrofia muscolare amiotrofica, una malattia progressiva che rende la persona invalida al cento per cento. Lei ha voluto presenziare all’audizione per portare le tematiche di chi la sua stessa condizione fisica. “Nelle case dei disabili anziani – dice la Incoronato – ho trovato il quarto mondo. Ho trovato sporcizia, anziani da soli, abbandonati. Sono felice di vivere, ma non mi lascia vivere il fatto che un governo lasci un disabile al 100% con 260 euro di pensione. I Comuni non funzionano.

Ogni giorno viene tolta l’assistenza, persone abbandonate nei propri letti lasciate sole a morire. Perché non ci date la possibilità di andare avanti? Di cambiare una carrozzina? – ha chiesto la disabile ai senatori – più spazio quindi e fondi alle esigenze dei disabili gravi, anche per restituire loro i diritti fondamentali garantiti invece sulla carta”. “Le patologie invalidanti limitano i diritti delle persone – spiega Luigi Manconi, presidente della Commissione dei Diritti umani del Senato – riducono la possibilità di godere dei diritti che spettano ad ogni cittadino. La convenzione sulla disabilità dell’Onu impone attenzione sui diritti delle persone, ma anche la Carta sociale europea sul tema della disabilità. Bisogna tornare, proprio usando il motto dell’Associazione Luca Coscioni, dal corpo dei malati al cuore della politica”. La Incoronato riserva parole dure anche verso all’ufficio servizi sociali del Comune di Santa Marinella. “Che mi concede solo due ore al giorno di assistenza – dice lei – mentre con l’altra mano mi chiede 12 mila euro per gli assistenti che hanno fatto servizio da me. Ma come faccio ad andare avanti con 780 euro di pensione quando 500 se ne vanno via per il mutuo? – conclude la disabile – mi sono vista costretta a fare una denuncia alla Procura della Repubblica contro i servizi sociali perché avendo con me un contenzioso da mesi di rifiutano di venire a casa mia per verificare le mie condizioni. Ringrazio solo l’assessore Cucciniello che avrebbe voluto aiutarmi ma mi ha detto che ha le mani legate”.

 

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