“Lo sport nelle scuole per il recupero dei giovani e come rimedio al disagio giovanile”

SANTA MARINELLA – Parte il primo importante progetto proposto dalla Polisportiva Santa Marinella 2014 denominato “Lo sport nelle scuole per il recupero dei giovani e come rimedio al disagio giovanile”, indirizzato all’istituto comprensivo Carducci di Santa Marinella. Il progetto, studiato nei particolari, inizierà il mese di ottobre e si conclude nel marzo del 2016. Regolamentato da un parametro Isee, il progetto è completamente gratuito per i partecipanti ed ha come target di utenza 50 ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 14 anni iscritti e frequentanti la scuola media inferiore, e concede la possibilità di iscrizione anche ai ragazzi portatori di handicap nella misura del 10% .

Le discipline sportive facenti parte della Polisportiva che hanno aderito al progetto sono il badminton, il calcio, il pattinaggio, la vela e il pugilato . Ogni settimana, ciascuna associazione a rotazione, avrà a disposizione dieci ragazzi per poter conferire loro la cultura dello sport nelle varie discipline, in un contesto ludico e sportivo ma soprattutto sano e professionale nelle sedi delle associazioni aderenti in orario extra scolastico. “E’ la carta dei diritti del giovane sportivo approvata dall’Onu fatta propria dal Coni ad individuare i diritti fondamentali che dovrebbero caratterizzare lo sport in età evolutiva – dice il presidente della Polisportiva Maurizio Sebastiani – il diritto di divertirsi e giocare è al primo posto, poi viene il diritto a fare sport, a beneficiare di un ambiente sano, il diritto di essere circondato ed allenato da persone competenti, di seguire allenamenti adeguati alle proprie capacità, il diritto di misurarsi con giovani che abbiano le stesse possibilità di successo, di partecipare a competizioni adeguate all’età, il diritto di praticare sport in assoluta sicurezza, di avere i giusti ritmi di riposo, di non essere un campione, di giocare come i ragazzi e non come gli adulti”. Nell’equipe del progetto faranno parte oltre allo staff tecnico di ogni singola associazione, tutti abilitati dalle proprie federazioni sportive, anche il vice Questore aggiunto della Polizia di Stato dottor Flavio D’Ambrosi, la dottoressa Rita Di Donna, la dottoressa Fabiola Bianco psicologa, il dottor Alessandro Sebastiani coordinatore delle Guardie Zoofile della Regione Lazio. “Tramite il progetto si intendono raggiungere le seguenti finalità di tipo socio psicomotorio – conclude Sebastiani – obiettivi di tipo coordinativo e condizionale, equilibrio, coordinazione generale e segmentaria, orientamento nello spazio, coordinamento della lateralità e delle sensazioni propriocettive, velocità, resistenza, forza resistente, obiettivi di tipo relazionale, socializzazione, moderazione dell’aggressività, superamento della timidezza, rispetto degli altri, ricerca della sicurezza, dell’autocontrollo e interazione sociale”.

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