Vicissitudini all’’Ospedale israelitico di Roma

L’O.S. NURSIND in seguito alle vicissitudini che l’Ospedale israelitico sta vivendo in questi ultimi giorni, ha proclamato lo stato di agitazione per il pericolo evidente di rischi occupazionali per centinaia di dipendenti. Rischi connessi al decreto con cui la Regione Lazio ha sospeso l’autorizzazione sanitaria all’ospedale Israelitico che ha portato a sua volta alla revoca dell’accreditamento secondo la legge regionale 4/2003 che prevede all’art.11 ‘nel caso di gravi e ripetute violazioni la Regione dispone la revoca dell’autorizzazione all’esercizio’. Già da ieri colleghi hanno saltato per la prima volta i propri turni di lavoro a causa degli effetti del DCA N°U000493 del 23 ottobre 2015. Un’ eccellenza sanitaria a Roma non può rischiare di chiudere per comportamenti attribuibili a situazioni a dir poco maldestre dove gli ultimi colpevoli sono proprio i dipendenti che con dedizione si sono sempre distinti nella loro professione. Alla luce di tutto ciò chiediamo alla Prefettura di Roma, alla Regione Lazio e alla Comunità Ebraica di adoperarsi affinché ai dipendenti e ai pazienti dell’Israelitico siano restituite dignità e certezza per il proprio futuro. Chiudere l’ospedale significherebbe colpire loro che non hanno alcuna colpa in questa triste vicenda. E noi questo non possiamo permetterlo.

Ricordando che coloro che sono estranei ai fatti sono lavoratori seri e altamente qualificati grazie ai quali l’ospedale è divenuto nel tempo una vera e propria eccellenza del sistema sanitario regionale.

NURSIND da subito è pronta a ogni iniziativa che la legge consente per tutelare i suoi iscritti e tutti i dipendenti del nosocomio e invita i lavoratori ad appoggiare le nostre iniziative sindacali orientate a pubblicizzare il più possibile nell’opinione pubblica il diritto del posto di lavoro e il diritto ad avere una Dirigenza futura onesta e responsabile

 

La Segreteria Provinciale

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