UNICEF: collaborazione con il Governo tedesco per i bambini migranti e rifugiati in Germania

QUADERNO  UNICEFDicembre 2015 – con oltre 300.000 bambini migranti e rifugiati entrati in Germania quest’anno, l’UNICEF e il Governo tedesco hanno annunciato una nuova collaborazione per migliorare le cure e la protezione a loro rivolte.Nonostante gli interventi a tutti i livelli della società tedesca, l’imponente dimensione della crisi ha messo a dura prova il sistema di protezione sociale tedesco, mettendo i bambini migranti e rifugiati a rischio, secondo una valutazione congiunta portata avanti dalle autorità tedesche e dall’UNICEF.“Ovunque si trovino, i bambini, gli adolescenti e le donne, devono veder garantite misure per assicurare la loro protezione da aggressioni e violenze sessuali incluse le aggressioni e le molestie sessuali” ha dichiarato Manuela Schwesig, Ministro delle Politiche Familiari. “Ma per una migliore protezione sono necessarie misure per le infrastrutture e il personale, così come maggiore informazione, sensibilizzazione e formazione per il personale e i volontari. Ecco perché, insieme all’UNICEF, vogliamo creare servizi che permetteranno di proteggere meglio i bambini, i giovani e le donne nelle strutture per l’accoglienza dei rifugiati”.La valutazione portata avanti ha mostrato che i bambini e le donne rifugiati e migranti corrono il rischio di diventare vittime di violenza, abuso e sfruttamento, in particolare nei centri di arrivo e permanenza temporanea. I bambini in questi centri spesso non hanno pieno accesso ad attività scolastiche adeguate, al sostegno psicosociale e alle attività ricreative per molti mesi dopo il loro arrivo.“Con la Germania quale nostro partner abbiamo condiviso la determinazione di salvaguardare i bambini più vulnerabili, da ovunque provengano”, ha affermato Marie Pierre Poirer, Coordinatore speciale per l’UNICEF della crisi dei migranti e rifugiati in Europa. “I bambini migranti hanno sopportato la guerra, le persecuzioni e viaggi terribili. Potrebbero aver raggiunto la loro destinazione geografica in Germania, ma è l’inizio di un nuovo viaggio per loro. Dobbiamo essere dalla loro parte”.Il Governo e l’UNICEF ora svilupperanno piani specifici insieme alla organizzazioni non governative tedesche per monitorare e sostenere al meglio i diritti dei bambini. Questi piani includeranno:

  • Aiutare ad identificare i bambini a rischio.
  • Sostenere opportunità di apprendimento e gioco e lavoro con i partner per aumentare l’accesso ai servizi e alla consulenza fornendo esperienza e formazione sugli spazi a misura di bambino.
  • Formazione e supervisione dei lavoratori in prima linea per prevenire violenze e abusi.
  • Sostegno e consulenza tecnica per migliorare i sistemi di protezione nei centri di prima accoglienza e di permanenza.
  • Aiutare a migliorare i sistemi dei dati, a monitorare e riferire al Governo federale le questioni che riguardano i bambini.
  • Sostenere la creazione di linee guida pratiche, di formazione e supervisione per rendere i centri a misura di bambino e rispettosi del genere e
  • Stabilire codici di condotta per i lavoratori e mettere in piedi meccanismi di reclamo e procedure di rimando migliori.“Dopo i loro lunghi e spesso pericolosi viaggi, i bambini rifugiati in Germania sono in un posto relativamente sicuro, ma le loro condizioni di vita nei centri quali strutture sportive, ex strutture militari o altri rifugi temporanei possono essere momentaneamente dure” ha dichiarato Christian Schneider, Direttore generale del Comitato tedesco per l’UNICEF.L’UNICEF sta fornendo acqua e igiene, protezione e istruzione per i bambini coinvolti nei conflitti nei propri paesi di origine quali la Siria, l’Iraq o l’Afghanistan e sta supportando i bambini in transito nei Balcani.L’UNICEF Italia ha lanciato la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Bambini in pericolo”:
  • Il Governo tedesco ha contribuito con 250 milioni di euro all’UNICEF quest’anno – un incremento di 100 milioni dal 2014 – per aiutare milioni di bambini intrappolati nei conflitti in Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, Ucraina e Yemen e per i bambini siriani rifugiati che vivono in Giordania, in Libano e in Turchia.
  • “Tantissimi professionisti e volontari stanno facendo un lavoro fantastico, ma ancora non ci sono né standard vincolanti per la protezione dei bambini, né opportunità sufficienti per giocare e per apprendere o per l’assistenza psicosociale. Non deve dipendere dal caso se i bambini rifugiati in Germania sono protetti e curati al meglio”.
  • è possibile aderire on-line www.unicef.it/indigniamoci alla petizione “Indignamoci!” per i diritti dei bambini migranti e rifugiati.

 

Dal 14 dicembre fino al 3 gennaio 2016 sarà possibile sostenere la campagna UNICEF “Bambini in pericolo” e donare:

-2 euro per ciascun SMS al 45594 inviato da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Tiscali.

-2 euro per ciascuna chiamata fatta al 45594 da rete fissa Vodafone e TWT.

-2 oppure 5 euro per ciascuna chiamata effettuata al 45594 da rete fissa TIM, Infostrada, Fastweb e Tiscali.

Oltre che con l’SMS solidale, è possibile donare anche tramite:

– bollettino di c/c postale numero 745.000, intestato a UNICEF Italia,

– telefonando al Numero Verde UNICEF 800 745 000

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