Proroghe alla Gesam, ma perchè?

La prof.ssa Paola Rocchi, consigliere per "Un'altra città è possibile"
La prof.ssa Paola Rocchi, consigliere per “Un’altra città è possibile”

Riceviamo e pubblichiamo. Stavamo aspettando di leggere la delibera, ma sono già sufficienti le notizie ufficiose quanto certe che trapelano dalle stanze dei bottoni e dai giornali: il contratto della Gesam scade a febbraio, ma la ditta avrà una proroga,perchè la giunta non ha ancora deliberato il bando europeo per la raccolta dei rifiuti e l’igiene urbana.

Come consigliera che ha seguito la vicenda, sebbene dai banchi dell’opposizione,ritengo questa proroga  del tutto ingiustificata.
Il 9 novembre scorso come consiglieri di minoranza siamo stati convocati per conoscere i contenuti del bando a quella data già pronto in tutte le sue parti,  contenuti che ci sono stati illustrati da uno degli ingegneri che ne hanno seguito la progettazione.
Alla richiesta di quanto tempo avevamo a disposizione per eventuali proposte, ci è stato detto di fare presto perchè il bando era pronto e sarebbe passato in giunta per la sua approvazione.
Noi abbiamo presentato le proposte entro i termini (una settimana), ma poi è stata la Giunta a non rispettarli, e non devonoe ssere stati di certo i nostri suggerimenti a determinare lo stop. Anzi sarà interessante conoscere cosa delle nostre proposte è stato preso eventualmente in considerazione e cosa no, visto che non abbiamo ricevuto risposta.
Sono così  passati due mesi e come al solito la maggioranza è rimasta immobile.
Come nel caso del Piano di Emergenza Comunale, dei lavori di ristrutturazione in Passeggiata, della biblioteca, di via delle Colonie, delle aule per la scuola primaria e dell’infanzia, della piscina, del campo sportivo.
Lo schema è sempre quello: i mesi passano, l’amminsitrazione resta in silenzio e poi all’improvviso si sveglia, quando ormai per la comunità non ci sono che perdite. Economiche, di immagine, di fiducia dei cittadini nei confronti della cosa pubblica.
Il Piano di Emergenza poteva essere attivo e così non è (l’aggiornamento imposto dalla Regione non ne avrebbe inficiato la validità).
Per la Passeggiata c’è un contenzionso legale in corso e probabilmente la società non pagherà per intero il canone del 2014 (i lavori di ristrutturazione sono terminati troppo tardi).
Per quanto riguarda la biblioteca, i ritardi sono stati tali che la prima ditta ha fatto in tempo a fallire. La seconda doveva terminare a giugno 2015.
Quanto alle aule, si è penato fino a ottobre.
Quanto alla piscina, ci sono voluti tre anni affinchè l’amministrazione ordinasse una perizia che si è rivelata pesantissima.
E così via.
Ora è la volta della Gesam.
Intanto ricordiamo che la stessa percepisce dallo scorso giugno 60mila euro al mese  in più  rispetto al contratto. La motivazione è che questa cifra serve a coprire la raccolta differenziata di Santa Severa, che non era prevista dal bando del  2010.
In tutte le salse abbiamo dimostrato che così non è, che questa è un palese deformazione: per Santa Severa era prevista una raccolta differenziata ridotta, ma comunque tale per umido e indifferenziato.
Sarebbe bastato documentarsi, ma la cosa non ha scalfito la solidità della Maggioranza.
Neppure la sporcizia delle strade, per cui non è stata elevata neppure un multa alla Gesam, perchè pare che il contratto non prevedesse la pulizia di tutte le strade. Una cosa del genere non ci risulta proprio e comunque è singolare che nel modificare il contratto con una delibera dello scorso giugno, la giunta si sia dimenticata di questo particolare, che avrebbe potuto sanare facilmente imponendo una nuova mappa delle strade da spazzare. Invece no.
E  così ora proroga alla Gesam.

E non è neppure questione di Giunta. Ai consiglieri di Maggioranza sta bene così, e anche all’Ancora evidentemetne sta bene così.

Paola Rocchi

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