Ladispoli: sinergismo, un progetto concreto

Il Movimento del Sinergismo è ormai una realtà sempre più tangibile e concreta ma tutto è nato da un’idea, dalla caparbietà di un gruppo di persone che hanno creduto in questo progetto. Abbiamo intervistato uno dei “padri fondatori” del Movimento, il dott. Raffaele Cavaliere, responsabile del Cna Cultura/Università Aperta di Ladispoli:

Cosa intende Lei per “Sinergismo”?

L’unione delle forze creatrici che producono opere necessarie allo sviluppo della collettività. Gli artigiani e gli artisti, di tutte le specie, trasformano un’intuizione/ispirazione in un pensiero, caricano questo pensiero con un’energia chiamata “passione – energia emotiva positiva”, iniziano un progetto cognitivo per realizzare la loro intuizione/ispirazione, trovano le strategie operative per materializzare la loro idea. La carica emotiva positiva fornisce le energie per fornire le soluzioni creative che si frappongono alla realizzazione materiale della loro idea. Gli artisti e gli artigiani utilizzano prevalentemente il “pensiero divergente”, trovano soluzioni ottimali per dare concretezza alla loro intenzione.

Ci parli dei vostri progetti come Movimento culturale…

Io sono il Progettista e il Coordinatore della CNA Cultura/ Università Aperta di Ladispoli, ho elaborato tre progetti, due in partenariato con il Comune di Ladispoli e l’Istituto Comprensivo “Corrado Meloni” di Ladispoli e uno con il patrocinio del Comune. I tre progetti sono interconnessi tra loro: “La Formazione permanente dei Cittadini”, “La cultura del Lavoro” e “La Cultura del Dialogo” questi tre progetti intendono fornire strumenti utili, a tutti i cittadini di ogni età, a sostegno della loro crescita personale e come individui attivi facenti parte di una collettività. In questo ambito è importantissimo la trasmissione delle tradizioni, conoscenze e modi di essere che caratterizzano una società dinamica e democratica che offre alla persona la possibilità dell’autorealizzazioni in condizioni sociali buone che facilitano non solo la crescita dell’individuo in un ambiente sano ma promuove il singolo come componente attiva e artefice del bene comune. Usare il pensiero divergente è certamente uno strumento utile per superare ogni forma di crisi. La creatività della persona consente di realizzare uno stile di vita che da soddisfazioni.

Avvicinare i giovani al mondo del lavoro tramite l’arte è possibile?

I tre progetti coinvolgono direttamente i giovani. Abbiamo già fatto convegni in cui hanno partecipato c.ca 300 studenti. Ai vari convegni e manifestazioni ci sono sempre moltissimi giovani. La “scuola di vita – il laboratorio protetto” è l’obiettivo del progetto “La Cultura del Lavoro” che vede impegnata la scuola al 100%. La realizzazione del “Villaggio dell’Arte” darà la possibilità ai giovani di sperimentare le varie forme artistiche. Tutto è orientato ai giovani per facilitargli l’ingresso nel mondo del lavoro, dargli una visione diversa di come può funzionare l’inserimento nella società. Noi stiamo già realizzando modelli alternativi al consumismo becero, al materialismo arido, al “pensiero unico” e alle varie forme di schiavitù/dipendenze. Educhiamo la gente ad essere persone libere, responsabili delle loro azioni, capaci di realizzare il loro destino in piena autonomia,

Quali sono le sue speranze per quanto riguarda il Movimento?

Da più di un anno coordino con successo i tre progetti, ed ogni iniziativa aggrega sempre più persone. Ho trovato un grande eco nella società, c’è il desiderio di cultura, di libertà, di spazi di confronto aperto dove ognuno è rispettato nella sua diversità. Stiamo realizzando esattamente quello che è necessario fare per uscire dalla crisi.

A cura di Elisa Angelini

Riceviamo e pubblichiamo

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