Santa Marinella: presentato il progetto di scambio internazionale “EuroMed Seaways”

Foto di Santa Marinella
Foto di Santa Marinella

Il progetto di scambio internazionale “EuroMed Seaways” presentato in collaborazione con l’associazione Risorsa Europa, nell’ambito del bando europeo Erasmus Plus, porterà sicuramente ,qualora risulterà vincitore, uno scambio interculturale per i giovani, come ci spiega il Consigliere Passerini promotore dell’iniziativa: “Ho voluto portare la parte finale delle attività di scambio internazionale per arricchire il panorama delle azioni che stiamo portando avanti nell’ambito della politica giovanile e permettere alle singole realtà culturali di prenderne parte attivamente”.I ragazzi partecipanti, provenienti da Italia, Spagna, Francia, Marocco, Palestina e Tunisia, saranno chiamati in un primo momento ad impegnarsi nei Paesi d’origine per creare un prodotto artistico, risultato del lavoro di riflessione e ricerca sul Mare Mediterraneo.La parte finale prevede 11 giorni di intensa attività (dall’8 al 18 Luglio 2016) a Santa Marinella, dove tutti i ragazzi lavoreranno a stretto contatto per trovare una fusione dei diversi prodotti culturali sviluppati precedentemente, utilizzando le arti performative e visuali (video, teatro, musica, danza, pittura) come strumenti in grado di facilitare la dialettica ed integrare i processi di lavoro di gruppo. Il prodotto finale sarà una serata culturale densa di contenuti e significati da proporre ai cittadini e ai visitatori di Santa Marinella.“Il progetto – dichiara Andrea Passerini – nasce dall’esigenza di riscoprire, attraverso il linguaggio internazionale delle arti, i legami fra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Il “Mare Nostrum”, filo conduttore dello scambio, è da sempre luogo di incontri e ricchezza, di paura e di speranza, di turismo e di lavoro; un confine tra mondi così vicini eppure così lontani per mancanza di incontro e, quindi, di conoscenza. Riflettere sull’immaginario collettivo che il Mar Mediterraneo porta con sè, con secoli di storia alle spalle e, soprattutto, con notizie di attualità che ci toccano da vicino, permetterà di lavorare sull’interazione e la condivisione, sullo sviluppo di competenze interpersonali, artistiche e interculturali dei partecipanti. E le arti performative rappresentano quel linguaggio espressivo universale che permetterà la traduzione di sentimenti, idee e azioni”.

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