Giorno: 2 Gennaio 2017

Perla del Tirreno: approvato il Project Financing a gara unica. Costo dell’investimento 2 milioni e 650 mila euro.

Lo stabilimento “Perla del Tirreno”

“Così è deciso il 30 Dicembre 2016: Bacheca 2.0 approva.” Una delle ultime decisioni del 2016 assunte dalla giunta Bacheca riguarda proprio il destino della struttura balneare della Perla del Tirreno.

È stato infatti approvato il progetto di fattibilità sulla base del quale, nell’ambito della gara d’appalto, i concorrenti dovranno proporre il relativo progetto definitivo, l’offerta economica, il piano economico – finanziario e la bozza di convenzione regolante i rapporti tra il Comune ed il soggetto promotore. Un progetto che prevede un investimento di € 2.650.556,90, di cui € 1.996.704,45 per i lavori di consolidamento, adeguamento locali, forniture e attrezzature, arredi locali e spiagge e € 653.852,45 per ulteriori spese varie tra oneri fiscali, studi e sondaggi, spese di consulenza e imprevisti. Il concessionario, oltre a questo investimento pluriennale, dovrà corrispondere al comune un canone annuale il cui importo sarà determinato in sede di gara, in base all’offerta che risulterà economicamente più vantaggiosa.

La proposta del 2015

Ma la proposta di project che sarà inserita nel programma triennale dei lavori pubblici 2017/2019, era stata presentata spontaneamente già nel 2015, da due società distinte, che, dopo il deposito in comune, sono passate al vaglio di una commissione tecnica che ne ha bocciata una e dichiarata ammissibile l’altra, seppur presentando delle criticità. All’epoca l’amministrazione, in attesa di pronunciarsi definitivamente, ritenne opportuno invitare la società promotrice, ad aggiornare l’unica proposta dichiarata ricevibile con una più aggiornata offerta di canone annuale e un diverso piano economico finanziario, secondo differenti criteri di congruità e redditività.

In questo nuovo atto comunale si parla, invece, dell’approvazione di un nuovo progetto di fattibilità tecnico-economico, adeguato alla normativa vigente, ma non è ben specificato se la società che fu promotrice del project del 2015 riuscirà a godere del diritto di prelazione previsto dalla legge, grazie al quale, in fase di svolgimento della procedura negoziata in cui sono messe a confronto le migliori offerte, dovrebbe avere la facoltà di adeguare la propria offerta a quella giudicata più conveniente dall’amministrazione, aggiudicandosi in questo modo la gara. Viceversa, sarà possibile, per l’amministrazione comunale, affidare ad altri il progetto. Secondo il nuovo Codice degli appalti, potranno partecipare alla gara unica, solo i soggetti in possesso dei requisiti per i concessionari, anche associando o consorziando altri soggetti.

La procedura di gara sarà coordinata dal nuovo responsabile al demanio, condiviso con il Comune di Ladispoli, e l’attuale referente del servizio grandi opere del Comune di Santa Marinella, ma bisognerà attendere la pubblicazione del bando per capire meglio termini e condizioni.

Di certo c’è per ora che chi vorrà partecipare dovrà poter investire 2,65 milioni di euro per restaurare l’opera, una cifra pari a quasi 10 annualità del canone mediamente riconosciuto finora, e garantire comunque l’entrata annuale all’ente comunale: un impegno non per tutti. Tenendo conto, infine, che il progetto si basa su una proposta spontanea già resa pubblica da tempo.

Diecimila ricci sequestrati dalla Guardia di Finanza

A distanza di pochi giorni, sono stati sequestrati altri 10.000 ricci di mare, raccolti abusivamente. L’attività di servizio è stata svolta dalla Guardia di Finanza di Civitavecchia nel tratto di costa a nord di Santa Marinella, zona prato del mare. Il reparto operativo aeronavale della G.di F. di Civitavecchia, nell’ambito dei controlli del territorio della provincia di Roma, in prossimità del periodo delle festività natalizie, ha intensificato l’attività di vigilanza in mare. Nella notte di Venerdì 30 Dicembre, pattuglie automontate dalla stazione navale del corpo, impiegate in attività di polizia marittima nel tratto di mare antistante il litorale compreso tra i comuni di Civitavecchia a Santa Marinella, hanno individuato tre sub in immersione, che stavano praticando la pesca di ricci di mare in maniera abusiva con l’utilizzo di autore. Nella circostanza, i sub avevano raccolto, senza alcuna autorizzazione, oltre 10.000 esemplari, quantità oltremodo eccedente il limite massimo previsto dalla vigente normativa che è stabilito in cinquanta ricci di mare per singolo pescatore. Ai subacquei, di origine pugliese, sono state sequestrate le attrezzature utilizzate per l’immersione, unitamente al notevole quantitativo di ricci che, ancora vivi sono stati successivamente reimmessi in mare.  Nei confronti dei responsabili sono state contestate le violazioni di legge alla disciplina della pesca marittima che delinea i limiti della raccolta degli echinodermi in questione  e comminata una sanzione amministrativa pari a 6.000 euro. Il contrasto ala pesca di frodo, in generale, ma in particolar modo di quella abusiva di ricci di mare va di pari passo con la lotta al loro commercio abusivo e all’evasione fiscale conseguente. L’azione delle Fiamme Gialle del R.O.AN. di Civitavecchia in questo specifico settore viene condotta costantemente attraverso mirati controlli lungo tutto il litorale  e con l’ausilio di proprie pattuglie o direttamente dal mare, con mezzi navali del dispositivo di contrasto regionale costiero.