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PD di Santa Marinella risponde a Minghella: “dimettiti”

Il Consigliere delegato al Bilancio e Tributi Emanuele Minghella

Il PD di Santa Marinella risponde alla lettera aperta del consigliere Emanuele Minghella in merito alla vicenda delle dimissioni di D’Este Orioles e del presidente dei revisori contabili del Comune di Santa Marinella.

Il PD sottolinea subito che la scelta di attingere proprio dalle dichiarazioni di Minghella del maggio scorso è voluta, visto la gravità della situazione attuale: “perché non dovremmo farlo? Le sue dichiarazioni sono così chiare e precise nel descrivere il grave stato finanziario del nostro comune che nulla abbiamo da aggiungere, ha già detto tutto lui. Difatti nella sua lettera aperta esordisce dicendo “Premettendo che non sono di certo entusiasta delle scelte prossime che andremo a fare nel Consiglio Comunale del 31 Luglio” Bene! Crediamo nel modo più assoluto che non sia entusiasta, chi lo sarebbe davanti ad un simile sfacelo”?

A Minghella viene fatto notare come egli stesso punti il dito contro le precedenti amministrazioni di Centro Destra, come quella di Bordicchia e la prima giunta Bacheca, ma soprattutto sottolineano quanto sia scontato accusare dello stato attuale il Fondo di Solidarietà, con cui hanno a che fare ormai tutti i comuni limitrofi che, però, affermano al PD, non versano nella stessa situazione di Santa Marinella.

Il PD si pone delle domande anche sulle scelte di D’Este Orioles e Bonura: sul primo si domanda quanto costerà alle casse comunali il rientro in servizio protempore del dirigente a metà col Comune di Montalto di Castro; mentre sul secondo ironizza sulla destinazione. Che sia Messina, dove si prospetta una soluzione dei conti molto simile a quella preventivata da Minghella?
“Il vero punto della questione politica è l’atteggiamento” dichiarano al PD: Minghella e la giunta intera sarebbero dovuti essere maggiormente collaborativi. Avrebbero dovuto dimettersi, vista la situazione, e lasciare i loro suggerimenti nelle mani di un commissario e lasciare l’incarico.

“Vi siete inerpicati in opere pubbliche che non vedono luce i cui costi sono aumentati in corso d’opera. Insomma caro Minghella, noi come PD locale siamo assolutamente certi della sua buonafede, come potrebbe non essere così visto che il documento da lei citato e incollato anche su Facebook dice esattamente quello che stiamo dicendo noi. Caro Minghella stiamo dicendo la stessa cosa, solo che noi vi stiamo chiedendo un atto di onestà e quindi farvi da parte lasciando che vista la situazione sia una figura sopra le parti a far da garante di tutti noi. Mentre la vostra posizione è quella di far passare questo provvedimento e tirare avanti fino alla fine del mandato”.

Un out-out sul paventato accesso al Fondo di Rotazione che prevederebbe anche il ridimensionamento del numero dei dipendenti comunali.
Infine il PD rimanda allo stesso invito fatto da Minghella: al consiglio comunale del 31 luglio, auspicando che venga realizzato in maniera tale da permettere la più alta partecipazione pubblica possibile.

Giorgia Mulargia: “i cittadini meritano risposte vere”

Giorgia Mulargia

“Chi si candida alle prossime elezioni?
Chi sarà il prossimo sindaco?
Per chi ti candidi?”

Queste sono le domande che i cittadini della Perla del Tirreno rivolgono a Giorgia Mulargia che prosegue: “Negli ultimi tempi molte sono le domande che mi pongono i cittadini di Santa Marinella spaesati da quello che vedono in città. La mia risposta più ricorrente è: per che cosa ci si dovrebbe candidare alle prossime elezioni?”

“Dopo quasi 5 anni di vita politica penso che chi ha conoscenza della macchina amministrativa, chi ha onestà intellettuale, e chi vuole una città diversa, debba scendere in campo in un civismo serio, staccato dalle logiche che si spartiscono il voto elettorale attraverso le solite liste politiche, che tendono a nascondere il talento che potrebbero avere molti nostri concittadini che senza l’amicizia di qualcuno non riescono a scendere in politica e di conseguenza a non poter realizzare un territorio a misura d’uomo perché governato da noi cittadini, tutti impauriti da battute come: tu non hai mai fatto politica, non potresti mai”.
“Gli ultimi tempi invece ci hanno mostrato che non ci sono supereroi della politica. L’esempio di Ladispoli è lampante,quando cittadini onesti pieni di coraggio e si, anche di voglia e competenza, ognuno nel proprio ambito, se uniti possono vincere e gettare le basi per un futuro diverso e certamente più entusiasmante della solita manfrina fatta da decenni di finti scontri e accordi alle spalle degli elettori.
Tutte le risposte alle domande che mi vengono poste non riesco a darle, ma sinceramente un impegno che sento di avere verso la mia città lo posso svelare.
Io tempo fa’ non ho avuto paura di mettermi in gioco anche rischiando di fare brutte figure e per questo mio modo di essere, continuerò nel mio piccolo ad occuparmi della mia città cercando con tutte le mie forze di renderla più sicura, pulita, vivibile per tutti e più aperta a tutti i cittadini che siano uomini, donne, ragazzi o chiunque abbia bisogno del mio aiuto o umilmente solo di un consiglio”.

Giorgia Mulargia

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Sud Sudan: Fermata la carestia ma la situazione è ancora disperata per la fame diffusa

ROMA – Il consistente rafforzamento della risposta umanitaria ha arrestato la carestia in Sud Sudan, è questo il risultato di un’indagine resa pubblica oggi. Tuttavia, la situazione rimane critica in tutto il paese, con 6 milioni di persone – erano 4,9 milioni a febbraio – che riescono a fatica a trovare cibo a sufficienza ogni giorno. Si tratta del livello più alto di insicurezza alimentare mai registrato in Sud Sudan.

Secondo l’ultimo rapporto Integrated Food Security Phase Classification (IPC) update , redatto dal governo, dalla FAO, dall’UNICEF, dal WFP e da altri partner umanitari, la condivisa definizione tecnica di carestia non è più applicabile alle contee di Leer e Mayandit dell’ex Unity State, dove la carestia era stata dichiarata a febbraio. In altre due contee considerate ad alto rischio a febbraio – Koch e Panyijiar – l’assistenza umanitaria immediata e sostenuta molto probabilmente ha giocato un importante ruolo nel prevenire la carestia.

Ciononostante, 45.000 persone negli ex Unity State e Jonglei vivono ancora in condizioni catastrofiche, con la prospettiva di soffrire la fame se non viene fornita una sostenuta assistenza umanitaria. Si tratta di 25.000 persone nell’ex Unity State e 20.000 persone in quello di Jonglei, dove la situazione è rapidamente peggiorata a causa degli spostamenti di popolazione dovuti al conflitto e al magro raccolto dello scorso anno.

In tutto il paese si riscontra un peggioramento delle condizioni: il numero di quanti vivono a livelli emergenziali di fame – un punto sotto alla carestia, nella scala dell’IPC – è di 1,7 milioni, rispetto al milione di febbraio.

“La crisi non è terminata. Stiamo giusto mantenendo le persone in vita ma in moltissimi rischiano la fame estrema e sono sull’orlo del baratro”, ha detto Dominique Burgeon, Direttore delle Emergenze della FAO. “L’unico modo per fermare questa situazione disperata è fermare il conflitto, assicurare il libero accesso e dare la possibilità alle persone di riprendere possesso dei loro mezzi di sussistenza.”

Le tre agenzie delle Nazioni Unite hanno avvertito che i progressi fatti nei luoghi a maggiore incidenza della fame non devono andare perduti. La capacità delle famiglie di sfamarsi è stata gravemente compromessa e il continuato sostegno salva-vita d’emergenza, alimentare e per i mezzi di sussistenza, non deve interrompersi, se si vuole evitare un ritorno alla carestia.

“I progressi fatti nelle contee colpite dalla carestia mostrano cosa si può riuscire a fare quando l’assistenza continuata raggiunge le famiglie. Ma c’è ancora molto da fare”, ha avvertito Joyce Luma, Rappresentante e Direttrice WFP in Sud Sudan. “Questa è una crisi che continua a peggiorare, con milioni di persone che rischiano la fame se si interrompe l’assistenza umanitaria. E’ imperativo che questo conflitto termini.”

“Con accesso e risorse, le agenzie umanitarie riescono a rispondere in modo rapido e robusto, e a salvare vite umane”, ha detto Mahimbo Mdoe, Rappresentante UNICEF in Sud Sudan. “Tuttavia, si stima che oltre un milione di bambini in Sud Sudan siano malnutriti. L’insicurezza alimentare è un vero problema, come lo sono la mancanza di cure mediche, le cattive condizioni dell’acqua e dei servizi igienici e, particolarmente importante, l’accesso ai bambini che hanno bisogno di cure. Ad oggi, troppe zone del paese rimangono inaccessibili a causa dell’insicurezza, con centinaia di migliaia di bambini sull’orlo della catastrofe”.

La malnutrizione acuta rimane una forte emergenza di salute pubblica in molte aree del Sud Sudan: si registrano tassi di Malnutrizione Acuta Globale al di sopra del 15 per cento, soglia d’emergenza stabilita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), con un picco del 26,1 per cento nell’ex contea Duk nello Stato di Jonglei. Si prevede un ulteriore peggioramento della situazione a luglio, con il picco della stagione di magra, quando le scorte alimentari delle famiglie tradizionalmente si esauriscono prima del successivo raccolto.

Un quadro tetro

Il peggioramento dello stato di insicurezza alimentare è stato determinato da numerosi fattori: il conflitto armato, i raccolti inferiori alla media e i prezzi degli alimenti in rapido aumento, nonché dalle conseguenze dovute alla stagione di magra.

Nel sud-ovest del paese, fino a poco tempo fa il granaio del Sud Sudan, si registrano livelli di fame senza precedenti causati principalmente dal conflitto. Le comunità agricole sono state costrette a spostarsi oltre i confini nazionali nei Paesi limitrofi, abbandonando i campi. Gli analisti prevedono per il 2018 un disavanzo nazionale di cereali a livelli record.

Sulla riva occidentale del fiume Nilo, nella zona nord-orientale del Paese, la fame è divampata dopo che il rinnovato conflitto ha provocato grandi spostamenti di persone e ha causato interruzioni nel sostegno ai mezzi di sussistenza e ai mercati nonché all’assistenza umanitaria.

Risposta alla carestia

Il WFP, dall’inzio dell’anno, ha raggiunto 3,4 milioni di persone in Sud Sudan. Tale risposta include assistenza nutrizionale e alimentare d’emergenza per 2,6 milioni di persone sfollate o colpite dal conflitto. Essa comprende, inoltre, le 800.000 persone raggiunte attraverso le operazioni di recupero volte ad aiutare le comunità a rafforzare la loro resilienza agli shock e al sostegno continuo ai rifugiati.

Dall’inizio dell’anno, l’UNICEF, insieme ai suoi partner, ha curato più di 76.000 bambini colpiti da malnutrizione acuta grave (SAM). I bambini con SAM hanno una probabilità di morire nove volte superiore a quella dei bambini nutriti adeguatamente. Quest’anno, l’UNICEF prevede di raggiungere 700.000 bambini malnutriti in tutto il Paese.  Nell’ambito del suo approccio multisettoriale nel fornire una risposta a questa grave situazione, l’UNICEF ha inoltre garantito acqua potabile a 500.000 persone e l’accesso a strutture sanitare ad ulteriori 200.000 persone.

L’UNICEF, il WFP e i loro partner hanno anche aumentato il dispiegamento di missioni di risposta rapida, che utilizzano elicotteri e lanci di cibo per raggiungere le comunità isolate. Da febbraio, 25 missioni sono state condotte negli stati di Unity, in Upper Nile e in Jonglei, raggiungendo oltre 40.000 bambini.

La FAO ha fornito kit per la pesca, per la coltivazione di verdure e per la coltura di sementi ad oltre 2,8 milioni di persone, di cui 200.000 nelle aree affette da carestie oltre alla vaccinazione di oltre 6 milioni di capi di bestiame, fondamentali mezzi di sussistenza per salvare vite umane.

La carestia può essere dichiarata solamente quando si verificano condizioni molto specifiche: quando almeno il 20 per cento delle famiglie in una zona deve affrontare livelli estremi di carenza di cibo con limitata capacità di risposta; quando i tassi di malnutrizione acuta superano il 30 per cento; e quando il tasso giornaliero di mortalità della popolazione supera i due adulti su 10.000.

ACP: il disinteresse per il campo sportivo costringe gli atleti ad allenarsi fuori città

Il campo sportivo di Santa Marinella.

La vittoria del Santa Marinella nel campionato di Calcio Promozione è stata un bel risultato sportivo dell’undici uomini cittadino, ma l’amaro di essere stati costretti a giocare di fatto, sempre fuori casa su campi presi in prestito in questi anni da altre squadre del comprensorio ha riacceso le polemiche politiche sulla situazione delle strutture sportive santamarinellesi.

“Un’altra città è possibile”, lista civica d’opposizione all’attuale maggioranza, sottolinea proprio il fatto che la squadra che rappresenta la città è stata costretta ad allenarsi a Civitavecchia, nel silenzio dell’amministrazione comunale che sorvola sulla situazione degli impianti di Santa Marinella e in particolar modo del campo sportivo.

“Ricordiamo che il campo è chiuso dal 2014 – scrivono da ACP in un comunicato – e che la sua ristrutturazione è già costata 85mila euro, almeno altri 30mila vanno ancora pagati, mentre ce ne potrebbero volere altri per rendere il campo nuovamente fruibile. La ditta incaricata di rifare il manto erboso, gli impianti e alcuni lavori in tribuna e spogliatoi, ha consegnato il cantiere ultimato lo scorso dicembre. A quanto ci risulta l’erba è stata tagliata una sola volta, e irrigata talmente poco e male da farla nuovamente deteriorare, oltre a far proliferare erbacce ovunque. Abbiamo chiesto al Sindaco perché l’erba non venga tagliata e i motivi di questo scriteriato comportamento con un’interrogazione appena protocollata. Lo chiediamo anche da queste righe, qualora non fossimo stati abbastanza espliciti”.

ACP si domanda “perché non sono stati ultimati i lavori per sistemare gli spogliatoi, con porte sfondate e divelte; chi deve svolgere questi lavori? E perché non sono stati stanziati fondi in tal senso?”. Vengono chieste risposte ufficiali, dal Sindaco e dagli assessori e delegati competenti, ma soprattutto si chiedono atti formali.

“Siamo andati a vedere il campo e la nostra impressione è che persistano degli avvallamenti: che siano ancora le conseguenze della decisione presa dagli assessori e dal Sindaco nel maggio 2015 di permettere la disputa di una gara di motocross sul campo impiegando camion, terra da riporto e ruspe sullo stesso? Ci chiediamo quindi se il rifacimento del campo è riuscito a riparare i danni, che non siamo noi a citare, ma il progetto di variante approvato dalla giunta del 2016”.

Una dura critica poi all’idea che il Comune possa dare in gestione il campo con l’obbligo nel bando di effettuare le migliorie: una soluzione definita da ACP come un

 “‘giochetto’ che avrebbe lo scopo di evitare di dover controllare l’effettivo andamento dei lavori”.

“La squadra di calcio merita il suo campo e gli atleti meritano la loro pista per allenarsi. – conclude il comunicato – La città intera merita i servizi che paga con le tasse, ma ciò che non merita un’amministrazione che in sol colpo ha devastato, mantenuto chiusi o non a norma tutti, ma proprio tutti i suoi impianti sportivi”.

Noi Cielo Azzurro: “Siamo stanchi di questa amministrazione”

Pino Galletti

Il movimento giovanile Noi Cielo Azzurro, guidato da Pino Galletti, muove nuove critiche all’amministrazione comunale: il programma elettorale di quattro anni fa diventa occasione per sottolineare duramente come la giunta Bacheca sia venuta meno ai propri propositi.

“Viviamo ormai da diversi anni in una completa anarchia politico-comunale: le numerose opere incompiute da parte di questa, ormai logora e insignificante, amministrazione hanno portato la nostra cittadina ai margini di tutte le altre realtà del comprensorio” – scrivono nel loro comunicato.

“A distanza di quattro anni da quel proclama elettorale possiamo renderci conto che quelle linee programmatiche sono rimaste su carta ,e ciò che con fatica era stato portato avanti nel primo mandato Bacheca è stato completamente abbandonato lasciando spazio alla totale incuria nei diversi siti sportivi, scolastici e turistici”.

Noi Cielo Azzurro afferma che “La misura è colma e va sicuramente svuotata per poter riempire un nuovo recipiente politico fatto di persone che condividono un unico e semplice scopo: riportare a Santa Marinella la cultura, lo sport e il turismo per permettere così ai cittadini di ritornare a quel sapore di antico dove l’aggregazione sportiva, culturale e turistica era il lievito di una riedente e solare cittadina balneare”.

Il disagio sociale affrontato dalla ex delegata Giorgia Mulargia

La delegata Giorgia Mulargia

Una lettera di riflessioni sull’educazione dei più giovani, il rispetto civile e civico verso gli indifesi inviata da Giorgia Mulargia, ex Delegata ai progetti sportivi di Santa Marinella, che si inserisce nella discussione degli impianti sportivi cittadini.

“Parlando di Sport, Salute e Politiche Giovanili si può discutere fino alla fine dei tempi – afferma l’ex Delegata -. Ognuno ha le sue idee e le sue ragioni: su alcuni aspetti, però, non basta confrontarsi, occorre necessariamente cambiare le cose. E in particolare, mi riferisco al mal costume di interessarsi dei nostri ragazzi e delle questioni di disagio sociale come, quando in una squadra di calcio giovanile ci si preoccupa di lasciare i più deboli a casa quando si vuol vincere un torneo, o peggio ancora una singola partita”.

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Passeggiata. Il Paese che vorrei: “Il project financing è illeggitimo e sbagliato”

Lo stabilimento “Perla del Tirreno”

“È un progetto sbagliato, perché non crea servizi aggiuntivi al turismo o ai residenti e non offre nuove opportunità occupazionali. È sbagliato perché espropria i cittadini della libera fruizione di un bene comune e lo privatizza in cambio di lavori di ristrutturazione che l’Amministrazione non si vuole prendere la briga di gestire. Questo non è un project financing, è la dismissione di un bene comune, è la resa dell’Amministrazione davanti alla propria incapacità gestionale”.

Duro attacco all’Amministrazione da parte di Il Paese che vorrei che ha organizzato una raccolta di firme per fermare il project financing sulla Passeggiata, proponendo come alternativa il progetto di una spiaggia attrezzata e con servizi, operativa 12 mesi l’anno.

Le critiche sono rivolte perché in un periodo di crisi economica e occupazionale ci si aspetterebbe un’azione amministrativa protesa a favorire l’incremento e l’accessibilità dei servizi a tutti e non solo a un privato che, forte della propria disponibilità economica, solleverebbe l’Amministrazione dalle proprie responsabilità.

“Questo improprio project financing non crea nulla che oggi non esista già e non persegue ciò che un’Amministrazione, degna del ruolo cui è stata delegata, dovrebbe realizzare”.

L’illegittimità è, secondo Il Paese che vorrei, dimostrata dal fatto che il project financing prevede che una zona demaniale possa seguire le sorti di una privatizzazione di fatto a venticinque o trent’anni. L’Amministrazione può disporre delle opere murarie poste sotto la passeggiata, ma “non è legittimo fare altrettanto con il tratto di arenile antistante” in quanto bene appartenente a tutti.

“Vogliamo una spiaggia attrezzata con servizi che possano coniugare qualità e controllo con la libertà di fruizione. Uno spazio che, aldilà dei mesi estivi dedicati alla balneazione, costituisca un polo d’attrazione tutto l’anno, attraverso la pianificazione di nuove attività e l’offerta di servizi per lo sport, la cultura e l’intrattenimento. Vogliamo un’offerta integrata al turismo che generi nuove opportunità di lavoro e investimento sul nostro territorio”, conclude Il Paese che vorrei.

Pranzetti, verde pubblico: “Tante aree devastate per incuria ed inciviltà”

Il Professor Luciano Pranzetti

Negli ultimi anni molti abitanti di Santa Marinella hanno espresso perplessità sulla gestione del verde pubblico ,trovando la città sporca e non all’altezza della sua vocazione turistica. In merito a tutto questo vogliamo dare voce ad un illustre santamarinellese che esprime la sua opinione sull’argomento. “Il verde pubblico? Non conosco tutte le aree in argomento ,ma posso parlare di quelle che osservo personalmente durante la mia  passeggiata  mattutina e, cioè, delle aiuole di Piazza Civitavecchia e di alcuni tratti erbosi che si estendono sulle scarpate che costeggiano la strada”. (altro…)

Il Buongiorno questa mattina ve lo porge Rosy Salerno

Il Buongiorno questa mattina ve lo porge Rosy Salerno che compie la splendida età di 18 anni.  Il papà Raffaele scrive: “mia figlia compie 18 anni, sembra ieri che veniva al mondo e invece sono passati 18 anni, cara figlia adesso fai parte del mondo dei grandi sono emozionato, ti voglio un mondo di bene! auguriiiiii auguri auguri. Tutta la redazione si unisce a questi auguri.

“Sei una Sagoma” oggi pomeriggio presso la Biblioteca Capotosti

Oggi pomeriggio presso la Biblioteca Comunale A. Capotosti di Santa Marinella, si svolgeranno dei laboratori per i più piccoli e una mostra di pittori locali. La Direttrice Cristina Perini dichiara”Siamo lieti di invitare tutta la cittadinanza,  Venerdì pomeriggio in Biblioteca per scambiarci i saluti di Natale a conclusione di un anno Bellissimo per la Nostra comunità di Lettori. Regaleremo per l’occasione ai bambini due laboratori di Lettura partecipata – alle 16:00 per i più piccoli, alle 18:00 per i più grandi, mentre noi potremo scambiarci gli Auguri di Natale alla visione di quadri di pittori locali e di prodotti di artigianato fatto a maglia del Gruppo di Lettura Knit Point.
Buon Natale col NataLibro!!!”.  

Buon compleanno Alessandro Poleggi

14519891_1397051220322296_3667149451596020450_nOggi il buongiorno ve lo porge Alessandro Poleggi. Per i suoi diciannove anni arrivano gli auguri della sua amica Alessandra: “Ad un ragazzo semplice, sincero e carico di energia auguro una vita sempre piena di allegria e di buone amicizie.  Ad ogni difficoltà della vita ci sarà sempre il nostro motto da cantare… comunque andare!!”

Tutta la redazione si unisce agli auguri all’amico Alessandro, anche nostro scrittore. Buon compleanno da Alessandro, Claudio, Marcello, Mariateresa,Sara, Antonino e Fabrizia! 

 

Rifiuti sempre più cari, nel Lazio spesa media di 330 euro a famiglia

NUOVA DISCARICA
NUOVA DISCARICA

Cresce ancora la tassa sui rifiuti nel nostro Paese: nel corso del 2016, una famiglia media italiana ha pagato 297 euro  (+0,4% rispetto al 2015). Media più alta nel Lazio con 330 euro per nucleo familiare, in aumento del 4,6% rispetto ai 316 euro del 2015: fra le province Roma è la più cara con 389 euro (-1,8%), Viterbo la più economica con 221 euro (+5,3%).

E se a livello nazionale la raccolta differenziata si attesta nel 2014 al 45,2% (+2,9% rispetto al 2013), nel Lazio si arriva al 32,7% (+6,2%), mentre lo smaltimento in discarica è in netta diminuzione al 20% (-26% su anno precedente).

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Lettera alla redazione, Pranzetti interviene sul Fontanile a Valdambrini

Volontari a lavori per ripulire il vecchio fontanile
Volontari a lavori per ripulire il vecchio fontanile

Redazione carissima: circa venti giorni or sono gli addetti comunali han provveduto alla decespugliazione dell’aiuola antistante il fontanile del lavatoio di via Valdambrini, il qual fontanile, già da oltre una settimana tracimava per il solito problema, l’ingorgo, cioè, di foglie e di varia immondizia che, puntualmente, occlude il tubo scolmatore. Effettuata la pulizia, il personale, senza affatto preoccuparsi del lago d’acqua che dall’invaso tracimava sulla strada, ha caricato attrezzi e cose lasciando sull’aiuola un vistoso cumulo di sterpaglia e di sfridi frammisti a plastiche, lattine e cartacce varie. Ho segnalato la cosa ai responsabili dell’Amministrazione ricevendo una risposta con cui mi si assicurava pronto intervento. È trascorsa una settimana: il cumulo di immondizia sta ancora lì e il fontanile trabocca indisturbato per la strada con evidente sollazzo dei pedoni sottoposti ad estemporanee docce fangose che sprizzano dalle auto in transito, e con buona pace del manto stradale che appare come zona bombardata. Non è un bel biglietto da visita per la . . .Perla del Tirreno. Un suggerimento: sarebbe il caso di porre, alla sommità dello scolmatore, una gabbietta sferica e reticolare che permetterebbe, sempre e facilmente, il deflusso dell’acqua.

Cordialmente

Prof. Luciano Pranzetti

Anche quest’anno Santa Marinella brilla nella “Repubblica delle Lettere”

Il Professor Luciano Pranzetti
Il Professor Luciano Pranzetti

Cara Redazione: anche quest’anno Santa Marinella brilla nella “Repubblica delle Lettere”. Nella XXIII edizione del “Premio Nazionale di Poesìa – Santa Teresa 2016” (Rosignano Solvay),il noto scrittore e poeta Giovanni De Paulis ha spuntato, su un agguerrito lotto di concorrenti, la segnalazione d’onore per la sua composizione “La nostra chiesa”. Una lirica con cui l’autore passeggia, senza calpestarli, sui ricordi di quello spazio libero dove era solito girovagare con la brigata dei suoi amici di un’età scomparsa. Pini, olivi, mandorli, lecci che un giorno scomparvero per far posto alla chiesa parrocchiale di San Giuseppe. Il poeta, con finissima arte, legando concetti, idealità, figure plastiche, delicate, con rime di perfetta riuscita, traccia e percorre a ritroso il viottolo della memoria con l’immagine dell’agile campanile che svetta tra  il verdore dei pini di villa Maggini, Simonetti e Staderini e che annuncia, con lo squillo delle campane, le ore della giornata e della vita. Ma, con perfetta scelta ideale, egli conclude che la perduta “casa” delle sue escursioni  infantili, quella nostalgìa che fascia i suoi ricordi, val bene la casa del Signore.

Prof. Luciano Pranzetti

 

LA NOSTRA CHIESA

 

I

Dalla panchina, sotto il porticato,

osservo il vïavai della gente,

saluto tutti un po’ distrattamente:

l’amico, il conoscente, l’immigrato.

 

A un certo punto vedo sopra i tetti

quel campanile, alto alto e bello,

che spunta sopra villa Simonetti

e i pini secolari del castello.

 

Che scena! Che visione celestiale!

Sembra una bella tela pitturata

da un paesaggista pratico e geniale

oppure dal pennello d’una fata.

 

E penso al gran dolore che ho provato,

quando che ero solo un ragazzino,

quel triste giorno che non ho trovato

il paradiso ch’era quel giardino.

 

II

pieno di piante e penetranti odori,

specie quand’era in fiore a primavera,

e con l’arcobaleno dei colori

ci regalava gioia, gioia vera.

 

Ma un brutto giorno, escavatori e pale,

distrussero impietosi quell’incanto

per costruir la chiesa parrocchiale.

Quel giorno, mi ricordo, ho quasi pianto.

 

Ma poi quel gran dolore che ho patito

s’è trasformato in un piacere immenso,

ed il motivo vero l’ho capito

provando una gran gioia, se ci penso,

 

perché a quel parco che donava amore

e al bel giardino che ora non c’è più,

fu d’obbligo concedergli l’onore

di diventar la casa di Gesù

Giovanni De Paulis

 

Tanti auguri a Ginevra Bianchi per il suo battesimo

whatsapp-image-2016-09-10-at-23-05-58Oggi il buongiorno ve lo porge la piccola Ginevra Bianchi, l’augurio di mamma Sara e papà Mario nel giorno in cui riceverà il sacramento del battesimo:

La vita è un’opportunità, coglila.

La vita è bellezza, ammirala.

La vita è beatitudine, assaporala.

La vita è un sogno, fanne una realtà.

La vita è una sfida, affrontala.

La vita è dovere, compilo.

La vita è un gioco, giocalo.

La vita è preziosa, abbine cura.

La vita è una ricchezza, conservala.

La vita è amore, godine.

La vita è un mistero, scoprilo.

La vita è promessa, adempila.

La vita è tristezza, superala.

La vita è un inno, cantalo.

La vita è una lotta, accettala.

L vita è un’avventura, rischiala.

La vita è felicità, meritala.

La vita è la vita, difendila.

Mamma e Papà

Tutta la redazione si unisce agli auguri  alla piccola Ginevra in questo giorno così importante.

“Degrado e pericolo presente a Santa Severa” la lettera di un cittadino

20160815_174128Buonasera Signor Sindaco e Architetto Bronzolino,
Vi scrivo (a nome di più persone) per segnalarVi,come lo scorso anno, una situazione di DEGRADO nonchè di PERICOLO presente a Santa Severa, Lungo Mare Pyrgi altezza civico 32 – 40 adiacente Pino a Mare;

Già lo scorso anno dei bambini si erano fatti male con i ferri arruginiti presenti lungo il marciapiede che conduce al mare, non escludo che sia avvenuto anche quest’anno o che possa capitare dato che la situazione è peggiorata.

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Lettera alla redazione dal professor Pranzetti

Il Professor Luciano Pranzetti
Il Professor Luciano Pranzetti

Cara Redazione:

“Non altrimenti fatto che d’un vento

impetüoso per gli avversi ardori

che fier la selva, e sanza alcun rattento

li rami schianta, abbatte e porta fori.

Dinanzi va polveroso va superbo,

e fa fuggir le fiere e li pastori”. (Inf. IX, 67/72).

Questi sono i versi che mi vennero in mente ieri quando, per l’ennesima ripetuta volta, sotto il soffio gagliardo d’un estivo maestrale pomeridiano, teloni, cumuli, falde  e nembi di polvere si sollevarono dallo “spazzo” adiacente al Bar Luna, adibito a parcheggio. Vedessi, tra un senso di comico e di drammatico, il fuggi-fuggi generale! Uomini, donne, mamme, bimbi nel mezzo di mulinelli tra foglie, cartacce, lacerti di plastica, col  sonoro continuo di smoccolamenti ed imprecazioni. Uno spettacolo che si ripete e che sta diventando, nei commenti di villeggianti e residenti, una specie di icona negativa di Santa Marinella. La annosa vicenda del “parcheggio” tira a lungo, senza che speranza alcuna di soluzione o di accordo tra l’Ente comunale e i tre proprietarî dell’area si concretizzi ché, se d’estate questa si trasforma in deposito di polvere, d’inverno diventa pantano. Pertanto, se siffatta scenografìa dovrà eternarsi in “saecula saeculorum”, sarà bene che si approfitti di utilizzare il fenomeno a fini turistici. Cioè: negli anni ‘60 il conte Fabrizio Sarazani, sapido ed arguto scrittore romano villeggiante in Santa Marinella, propose di “imbottigliare”la salubre aria locale. Analogamente si potrà, nello specifico del tema, inscatolare pizzichi di polvere a ricordo di estati roventi e ventose. Non è una bella idea? O sarebbe ora di provvedere e mettere fine a uno scandalo?

Cordialmente.

Prof. Luciano Pranzetti

Due isole ecologiche itineranti arrivano a Santa Marinella

14021465_10209034560533283_3481153586018453455_nIn via del tutto sperimentale e per gli ultimi weekend della stagione estiva, arrivano a Santa Marinella  due isole ecologiche itineranti, una posizionata a Santa Marinella sulla Via Aurelia, all’ altezza del distributore ENI, l’altra a Santa Severa in Piazza Roma. L’isola ecologica itinerante sarà operativa dalla sera del sabato fino alle prime ore del lunedì mattina. Il conferimento potrà essere effettuato inserendo la tessera sanitaria nell’apposito congegno e successivamente conferire il rifiuto nelle predisposte fessure, che si apriranno a “sfioro”, una per ogni tipologia differenziata (carta, vetro, plastica, umido e secco). Le isole ecologiche, funzionanti grazie ad energia alimentata da pannelli solari, sono video sorvegliate 24h24; per chi non rispetterà le giuste modalità di conferimento sono previste salate sanzioni fino a 600 euro.

“Tale iniziativa a costo zero per l’amministrazione comunale, in collaborazione con la società Gesam, che ringrazio – dichiara il Consigliere Marco Maggi – è rivolta in particolar modo ai turisti ed ai villeggianti i quali nel fine settimana trovano difficoltà a conferire regolarmente i rifiuti. Abbiamo deciso di sperimentare queste isole mobili proprio nel periodo di maggior afflusso turistico per verificare così l’adeguatezza del servizio, che se apprezzato e funzionale sarà proposto nel prossimo futuro. Inoltre – conclude Maggi – in questi giorni è in funzione anche l’operatrice ecologica di quartiere sicuramente una iniziativa positiva per migliorare il servizio di spiazzamento manuale e mantenere così il giusto decoro per la nostra città”.

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L’amore e la disabilità

Al giorno d’oggi trovare una persona che ti stia accanto e che ti trasmetta il sentimento dell’amore è difficile per tutti”.

Mi chiamo Alessandro, ho 18 anni e sono una ragazzo disabile ed oggi mi va di parlarvi dell’amore e di ciò che penso di questo straordinario sentimento, che mi rende libero, felice ed invincibile.

Ebbene l’amore per noi disabili è una cosa speciale, unica, e soprattutto per noi ragazzi con animo fragile è un sentimento spettacolare che ti fa provare delle emozioni indimenticabili che resteranno impresse nella mente per tutta la tua esistenza. Oggi tutti si trovano alle prese con l’amore, c’è chi è più fortunato da trovare subito la propria anima gemella e chi invece ha scritto nel suo destino di dover attendere e superare alcune prove prima di poter mettere il proprio cuore al sicuro nelle mani di qualcun altro. E già, perché l’amore è soprattutto protezione e fiducia, quel sentimento che ti fa dire “ci sono qui io, non devi preoccuparti di nulla se sei accanto a me”. Credo che l’amore sia essenzialmente questo, e non è detto che un ragazzo diversamente abile non sia in grado di dare questa protezione. Esiste una forza, quella interiore, che è molto più potente di due braccia e due gambe perfettamente sane, l’importante è saper superare i confini della propria mente, anche se, purtroppo, a volte questo non accade, soprattutto tra i ragazzi e le ragazze adolescenti.

Alla mia età è tutto molto più semplice o molto più complicato, dipende dai punti di vista e da come si decide di vivere, se a pieno o a metà, e di certo, non può essere la disabilità che ti costringe a vivere a metà. Assolutamente no.

Alcuni miei amici mi prendono in giro dicendomi che sono un latin lover. D’altronde, agli occhi azzurri la donne non sanno resistere, ma togliendo gli scherzi e le battute penso che le ragazze si suddividano in due pensieri: c’è chi è più sensibile e quindi va oltre le 4 ruote e le varie disabilità che ci sono e altre che non riescono a pensare e a capire che la vita può essere anche questo, può mostrare anche questo lato. Certo non sta a me giudicare, ma di una cosa sono certo: la vita è bella, e i colori di questa nostra esistenza sono uguali per tutti.        

Alessandro Poleggi