Vincenzo Dionisi

Monello Mare. Dionisi: “sono spariti i profili Facebook delle accusatrici”

L'avvocato Vincenzo Dionisi.
L’avvocato Vincenzo Dionisi.

“Perché sono spariti da Facebook i profili delle due ragazze che avevano denunciato i responsabili della casa famiglia Il Monello Mare?” A chiederselo è l’avvocato Vincenzo Dionisi, il difensore del dottor Fabio Tofi, titolare della struttura di Santa Marinella che fino a qualche settimana fa ospitava ragazzi disagiati e chiusa per mano della Polizia di Stato di Roma intervenuta dopo la confessione di una giovane ex ospite che denunciava gravi abusi nei confronti dei ragazzi dati in affido allo psicologo. In una nota, l’avvocato Dionisi, porta a conoscenza gli inquirenti che “in ordine alla vicenda il Monello Mare stanno emergendo continui nuovi fatti che avvalorano sempre con più forza della vendetta ordita nei confronti della stessa e di tutti coloro che vi operano con il preciso fine di danneggiarla e di azzerarla – dice il legale – il dottor Tofi il 7 maggio del 2014 comunicava al Tribunale dei Minorenni, al Tutore e all’assistente sociale che in quel periodo si interessavano di una delle ragazze che avevano rilasciato le dichiarazioni poi utilizzate nella stesura dei capi di imputazione di cui alla notizia di reato, di un immediato allontanamento dalla struttura in quanto la ragazza frequentava uomini non di conoscenza degli operatori e per minacce agli stessi”.

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Parla l’Avvocato Dionisi ,il legale dei cinque indagati della casa famiglia Io Monello Mare,

L'avvocato Vincenzo Dionisi.
L’avvocato Vincenzo Dionisi.

Passa al contrattacco, l’avvocato Dionisi, legale dei cinque indagati della casa famiglia Io Monello Mare, che accusa apertamente chi ha fatto la denuncia per violenze sessuali e maltrattamenti, di aver ordito una vendetta nei confronti di chi gestiva la struttura. L’avvocato infatti, dopo che le ragazze allontanate dalla comunità di Santa Marinella, avevano riconfermato le accuse nelle audizioni di gennaio e di febbraio, intende chiarire alcuni fatti importanti a discolpa dei suoi assistiti dimostrando, con prove, che le giovani si incontravano spesso e parlavano attraverso facebook. (altro…)