Attività illecita scoperta dai Carabinieri.

foto attivita abusiva
foto attivita abusiva

SANTA MARINELLA – Scovato un carrozziere che lavorava senza licenza. Lo hanno scoperto ieri mattina i Carabinieri della stazione di Santa Marinella comandati da Roberto Bernardini che, in un blitz congiunto con il Comando del Corpo Forestale dello Stato diretto dal generale Donato Monaco, hanno individuato un’attività illecita all’interno di un capannone in zona Perazzeta. Il manufatto è stato immediatamente chiuso e denunciati sia il titolare del terreno che il carrozziere abusivo. Quando i militi sono arrivati nel capannone, che negli anni passati veniva utilizzato come punto di ritrovo dei volontari del Rione Pirgus dove vi costruivano il carro allegorico che partecipava alla manifestazione folkloristica estiva, hanno trovato un civitavecchiese intento a svolgere l’attività di carrozziere senza però avere la licenza in regola, i presidi infortunistici richiesti e le attrezzature di legge per lo smaltimento dei rifiuti speciali. Dopo aver identificato l’uomo e il titolare del terreno, che ha spiegato ai Carabinieri che non riceveva dal carrozziere alcun compenso per l’utilizzo del capannone, i militi dell’Arma e gli agenti del Corpo Forestale hanno fatto una dettagliata ispezione del locale rinvenendo attrezzi da lavoro, auto in riparazione, materiale infiammabile, vernici e rifiuti speciali non smaltiti. In base alle leggi vigenti, il civitavecchiese è stato denunciato per attività abusiva di carrozziere e per illecito smaltimento dei rifiuti speciali. Sembra infatti che il carrozziere riversasse olio bruciato e liquidi del motore nel terreno adiacente al capannone. Considerato che il titolare del terreno ha immediatamente ritirato il permesso al carrozziere per svolgere la sua attività, non sono stati posti sotto sequestro ne l’area ne il manufatto, ma i due dovranno provvedere a loro spese allo smaltimento dei rifiuti seguendo le rigide leggi in materia. Nonostante ciò, sia il titolare del terreno che il carrozziere si vedranno infliggere una sanzione amministrativa che in questi casi arriva sino al 10 mila euro. “Stiamo eseguendo le disposizioni della Procura della Repubblica che per reati come questi si deve avere tolleranza zero – commenta il maresciallo Roberto Bernardini – noi quindi stiamo facendo una serie di controlli in città tesi a scoprire chi commette reati del genere”.

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