Lezione aperta su “La presenza di Sant’Agostino d’Ipponna”.

Allumiere eremo della trinitu
Allumiere eremo della trinitu

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Venerdì 5 dicembre UNITRE – CIVITAVECCHIA – ore 17.00 – 18.00 via Antingono Frangipani 8 (traversa v.le Baccelli) LEZIONE A UNITRE

 

LA PRESENZA DI SANT’AGOSTINO d’IPPONA A CENTUMCELLAE e

ALL’EREMO DELLA TRINITA’

Il prof. Livio Spinelli terrà una lezione su “La presenza di Sant’Agostino d’Ippona a Centumcellae e all’Eremo della Trinità di Allumiere” a UNITRE, in via Antigono Frangipani n.8, – venerdì 5 dicembre dalle ore 17.00 alle 18.00. Partendo dalla tradizione del miracolo dell’Angelo sulla omonima spiaggia di Civitavecchia e della monumentale opera DE TRINITATE, con le lapidi che attestano la presenza a Centumcellae di questo Dottore della Chiesa, il prof. Spinelli illustrerà il più antico documento, ritrovato di recente alla Biblioteca di Praga, in cui si attesta la presenza di Agostino a Centumcellae, risalente all’anno 1243, vigilia della nascita dell’ordine agostiniano, la bolla Incumbit Nobis di Innocenzo IV, e due documenti del 1334 che anticipano l’origine dell’Ordine degli Agostiniani: “il Tractatus de origine et progressu Ordnis fratrum heremitarum sancti Augustini” da Enrico Friemar” e il “Sermo de Beato Augustino ” di Nicola d’Alessandria.

 

Tardi ti ho amato, bellezza così antica e così nuova, tardi ti ho amato. Tu eri dentro di me, e io fuori. E là ti cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature. Tu eri con me, ma io non ero con te. Mi tenevano lontano da te quelle creature che non esisterebbero se non esistessero in te. Mi hai chiamato, e il tuo grido ha squarciato la mia sordità. Hai mandato un baleno, e il tuo splendore ha dissipato la mia cecità. Hai effuso il tuo profumo; l’ho aspirato e ora anelo a te. Ti ho gustato, e ora ho fame e sete di te. Mi hai toccato, e ora ardo dal desiderio della tua pace.

 

                                                                                                     (S. Agostino, Confessioni 10.27.38)

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