Fratelli d’Italia interviene in merito alla società Infotirrena

Ritorna a far parlare di se la Infotirrena, la società che ha in gestione il servizio di recupero crediti per conto del Comune, dopo il rinnovo della convenzione approvata dal consiglio comunale. Sulla questione, interviene il direttivo di Fratelli d’Italia che dice la sua posizione. “In merito alla convenzione con la Infotirrena, società che ha operato per il recupero dei crediti sui tributi comunali e sui possibili indirizzi per il prossimo bando, noi abbiamo sempre manifestato l’intenzione di non rinnovare la proroga dell’accordo con questa azienda, sia per ragioni riguardanti il ciclo e il volume di attività realizzata, sia per motivi logistici – dicono i responsabili del gruppo politico presente in maggioranza – ci risulta, da un’analisi presso gli uffici comunali che l’operatività nell’ultimo anno sia stata ridottissima, come d’altronde era logico aspettarsi riguardando il contratto il recupero di crediti ormai datati 2010 e 2011. Con questa premessa, il rinnovo della convenzione è poco giustificato. Se ci fossero ancora molti crediti da recuperare, invece, saremmo legittimati ad esprimere come già fatto pubblicamente un giudizio non positivo sulla qualità del lavoro svolto”. “Sulla questione logistica – continuano i dirigenti politici – visto il volume di attività dell’ultimo anno, non troviamo congruo l’utilizzo di uno spazio comunale cinque giorni su cinque, che di fatto toglie spazio agli uffici comunali o alla proposizione di altre attività. Abbiamo ancora qualche mese di tempo per il nuovo bando, ed è bene che la maggioranza abbia iniziato il confronto fra i possibili indirizzi da seguire”. “Noi vogliamo contribuire a questa dialettica – concludono da macro azioni del processo operativo, Riteniamo che sia congruo riservare un aggio del dieci per cento solo per la riscossione coattiva, mentre dovrebbe essere molto ridotto per la prima fase di attività, quella riguardante la riscossione bonaria e la riscossione pre coattiva. Avanziamo, infine, anche la richiesta di non fornire alcuna sede comunale per l’attività del nuovo concessionario.

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