Maltrattato e abbandonato, intervengono le Guardie Zoofile di Santa Marinella

IL CANE TORTURATO
IL CANE TORTURATO

SANTA MARINELLA – C’è stata un’autentica sollevazione popolare da parte degli internauti quando, sul profilo facebook delle Guardie Zoofile di Santa Marinella, è stata pubblicata la fotografia del povero cane di 17 anni abbandonato crudelmente nonostante i gravi problemi di salute. Dopo una segnalazione, infatti, i volontari del gruppo animalista della Perla del Tirreno si sono attivati per recuperarlo e dopo averlo caricato su un automezzo di servizio lo hanno trasportato dal veterinario. “La clinica ci ha detto che è un cane anziano che è stato tenuto a catena perché ha segni evidenti sul collo, è cieco, ha la leishmaniosi a livelli altissimi, ha la toxoplasmosi e un evidente problema neurologico – scrivono sul post le Guardie Zoofile in risposta ai 500 tweet ricevuti nell’arco di un paio di ore – per il momento cureranno il problema neurologico e poi tutti gli altri problemi”.

Ci si domanda allora come sia possibile che “il peggiore amico del cane” possa arrivare a tali livelli di crudeltà verso “il migliore amico dell’uomo”? A domandarselo sono stati anche i moltissimi internauti che hanno letteralmente assaltato il profilo delle Guardie Ecologiche per dire la loro. “Adesso io mi chiedo possibile che nessuno lo riconosce o magari l’ha visto in un giardino? Non posso credere che questo aguzzino non ha un vicino di casa che possa riconoscere questo peloso”. Posta una ragazza. “Ma cosa sta diventando questo Paese? – si domanda una signora – sabato scorso sono stati abbandonati quattro cuccioli in un cassonetto, poi questa povera anima malata , sono senza parole ma forse è meglio così”. In effetti in un secondo intervento consecutivo i volontari del Nucleo Guardie Zoofile hanno salvato la vita a quattro bellissimi cuccioli di Pincher che un miserabile ha lasciato vicino ad un cassonetto al freddo. Qualche mese fa, invece, gli stessi volontari sono intervenuti per espropriare ad un privato che ha un cosiddetto rifugio per cavalli, una bellissima cavalla incinta tenuta per giorni senza mangiare perché il proprietario non aveva ancora pagato la retta. Con una certa difficoltà il bellissimo animale, ridotto ad una larva ed incinta, è stato trasportato in un centro specializzato ma purtroppo ha perso il suo “cucciolo” nato morto. “Evidentemente non è più sufficiente emettere contravvenzioni contro chi maltratta gli animali – dicono volontari e cittadini – ci vorrebbe il carcere”.

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