il Pd di Santa Marinella contro la chiusura della farmacia comunale.

farmacia comunale
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SANTA MARINELLA – Il rischio chiusura della farmacia comunale sta creando un forte stato di disagio in tutte le forze politiche cittadine, comprese quelle di maggioranza. Dopo gli interventi del consigliere Eugenio Fratturato e del professor Pranzetti, oggi a dire la sua sul presidio sanitario è il segretario cittadino del Pd. “Nel dicembre scorso noi denunciammo con forza all’opinione pubblica che la giunta Bacheca aveva approvato una rimodulazione organizzativa della struttura comunale che, oltre ad aver ridotto gli incarichi dirigenziali passando da diciassette responsabili a quindici, aveva attribuito la funzione di coordinatore della macchina amministrativa al Segretario Comunale – dice Aldo Carletti – da approfondite analisi si evinceva che l’operazione, illustrata a suo tempo come una necessità di razionalizzazione della spesa e come un miglioramento dei settori amministrativi gestiti secondo specifiche competenze, appariva come un trucco destinato ad accontentare e piazzare ancora una volta gli amici degli amici.

Inoltre, non si comprendeva l’accantonamento di figure stabili in pianta organica nell’amministrazione a favore di elementi con contratto a tempo determinato, i cosiddetti articoli 110, forse perché più disponibili e ricattabili. Per di più, per raggiungere l’obiettivo della razionalizzazione dei servizi, si è dovuto procedere all’accorpamento di alcuni di essi, cosa peraltro discutibile in quanto tali servizi non avevano nulla a che vedere l’uno con l’altro, vedi la fusione della gestione del personale con il demanio e la farmacia comunale”. “Noi facemmo rilevare i dubbi nei confronti della farmacia comunale – prosegue il segretario – denunciando che l’avvenuto accorpamento potesse essere il preludio a una dismissione della titolarità della stessa o a una cessione della gestione. In particolare, alcuni atti dimostravano un completo disinteresse verso il suo buon funzionamento e il rifiuto a connotare la stessa anche come punto di servizio sociale, nascondendo l’intenzione a disfarsene al più presto. Infatti, non si spiegava il rifiuto a dotare la farmacia comunale del trasporto a domicilio di farmaci a persone con disagio sociale o bisognose, oppure il rigetto all’adesione del progetto bonus bebè e farmacard della Regione Lazio, e ancora il non voler attuare l’orario continuato nei giorni feriali o non far dispensare i farmaci di fascia C a persone con particolari patologie, questo servizio era in corso da anni ed era coperto dal capitolo di spesa del servizio sociale. L’importanza della presenza sul territorio di una farmacia comunale, non può essere valutata con una semplice equazione macroeconomica, ma deve essere vista come un presidio che dovrebbe erogare servizi anche dal punto di vista sociale. Tra l’altro, il quartiere dove si trova la stessa e cioè Valdambrini, è a forte densità abitativa e le famiglie hanno bisogno di punti di riferimento istituzionali”. “Venendo meno questo presidio – spiega Carletti – il quartiere si sentirebbe più povero anche dal punto di vista sociale. Per non parlare poi delle professionalità formatesi in questi quattordici anni di attività, che si trovano in situazioni difficili, a cominciare dal Direttore che tanto ha dato al radicamento di questo servizio sul territorio e che oggi si trova sottomesso a un dirigente polivalente. Il Pd di Santa Marinella si è impegnato affinchè ciò non accadesse e, attraverso il suo consigliere Andrea Bianchi, ha presentato una mozione e una interrogazione che impegna il Sindaco e l’intero Consiglio Comunale a mettere in campo tutte le azioni che scongiurino l’evenienza della vendita della titolarità o la cessione della gestione dalla farmacia”. “I rumors di questi giorni, riaffiorati a causa dell’evidente difficoltà in cui versa la farmacia comunale, però, ci dicono che qualcuno è tornato alla carica – conclude il segretario del Pd – noi non siamo avvezzi a candidarci ad avere responsabilità per la gestione di un servizio così delicato, ma condividiamo e siamo vicini alla voce dei cittadini che dicono che la farmacia comunale non si tocca. Anzi, poiché le referenze legislative stanno maturando, sarebbe utile per la cittadinanza, ipotizzare un bando per l’allocazione di un’altra farmacia comunale in zona Pirgus”.

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