Entra nel vivo il progetto “Ambiente e Territorio” all’Istituto Stendhal

I ragazzi dell'Istituto Stendhal.

I ragazzi dell'Istituto Stendhal.
I ragazzi dell’Istituto Stendhal.

“Conoscere per amare” questo è lo slogan del progetto Ambiente e Territorio dell’Istituto Stendhal, indirizzo Alberghiero “Cappannari” e Turistico “Croce”. Le iniziative di questi giorni all’ Istituto Stendhal sono quindi incentrate sullo studio del territorio in ogni suo aspetto: dalla storia antica, alla conoscenza dei prodotti locali in funzione di una sana alimentazione. Così nascono una serie di conferenze condotte dal nutrizionista dott. Segnini e dal  dottor Massimo Bistacchia, biologo marino convertito all’agricoltura, fino alla mostra Navalia con le sue straordinarie ricostruzioni di archeologia marina. “Abbiamo, in questi giorni, avuto un’attività intensiva con la consulenza di esperti che hanno incentrato i loro interventi sulla conoscenza di questo nostro comprensorio dal punto di vista naturalistico e storico” spiega la Vicepreside Alessandroni “Il progetto prevede una integrazione tra le lezioni curricolari e gli approfondimenti di professionisti. I ragazzi arrivano alla conferenza o alla visita guidata con una preparazione che gli consente di comprendere più profondamente e dialogare con i docenti esterni ponendo domande appropriate e pertinenti”. Grande entusiasmo ha suscitato poi la visita alla mostra Navalia, che rappresenta un vero e proprio viaggio all’interno di relitti antichi e reperti storici che mostrano la capacità tecnologica e la potenza raggiunta dagli antichi romani. “E’ stato davvero interessante ascoltare tutte le spiegazioni dei realizzatori della mostra” hanno raccontato gli studenti. “Abbiamo poi visitato il porto antico e la darsena dei pescatori e così abbiamo messo insieme tutti i pezzi degli studi di questi giorni: il nostro territorio dall’antichità ad oggi è fonte di ricchezza alimentare, di cultura e di storia. La nostra prof Alessandroni ci ripete sempre “conoscere per amare”, ma, vorremmo aggiungere, amare per costruire un futuro davvero rispettoso della natura e dell’ambiente” concludono i ragazzi.

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