Terremoto: l’opinione del Dott. Di Giuseppe

 

Tra l’impegno nello stipare il materiale di una raccolta alimentare ed una raccolta fondi pro terremoto del Centro Italia, ho avuto modo di leggere l’intervista di Francesco Peduto, presidente del Consiglio nazionale dei geologi, il quale ci spiega che: “Una percentuale tra il 20% e il 50% dei decessi, in questi casi, è causata da comportamenti sbagliati dei cittadini durante l’evento sismico”. Forse la percentuale è un po’ eccessiva, ma il concetto espresso è molto interessante, e penso meriti anche una riflessione psicologica importante, utile a ridurre il numero di decessi in caso di terremoto.

Innanzitutto è importante la prevenzione, che nasce dall’informazione, ma è estremamente pericoloso informarsi presso siti web di dubbia provenienza (e la rete abbonda di “esperti” per ogni materia). Per informarsi sui comportamenti da tenere in caso di terremoto e sulle norme di prevenzione che ciascuno dovrebbe conoscere, consiglio a tutti di far riferimento solo ed esclusivamente a siti istituzionali della Protezione Civile e della Croce Rossa Italiana. Ma l’informazione presa dal web spesso non basta. La prevenzione e l’intervento in caso di emergenza sono efficaci solo ed esclusivamente se spinte da forti motivazioni, e le motivazioni si acquisiscono solo provando direttamente le conoscenze apprese (non basta scrivere post sui social per capire cosa significa senso civico). Per queste motivazioni ritengo sia importantissimo diffondere corsi di formazione gratuiti per la popolazione, finalizzati a spiegare le norme di comportamento in caso di maxi-emergenze.Nei paesi del mondo dove tutta la popolazione è formata sulle tematiche di protezione civile in maniera capillare (ad esempio Giappone e Stati Uniti), in caso di terremoto, la stessa popolazione supporta volontari ed addetti all’emergenza, trasformandosi da vittima ad agente attivo, riducendo così il numero dei morti, riducendo la spesa pubblica per i soccorsi e riducendo le eventuali reazioni patologiche all’evento stressante. Le maggiori associazioni nazionali di Protezione Civile già svolgono corsi base per la popolazione in tutta Italia (e soprattutto a Santa Marinella), ma spesso molta gente non vi partecipa, adducendo le motivazioni più assurde: “ma a che serve? Tanto qui non succederà mai? È sempre il solito intrallazzo? Mica posso perdere tempo, …”.

Se il terremoto che ha colpito Amatrice e dintorni servirà a diffondere capillarmente le regole base della Protezione Civile, allora tutta quella povera gente morta nel sonno non sarà morta invano.

Dott. Alfonso DI GIUSEPPE

Psicologo

 

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