Sabato 3 settembre – Scritti d’Autore con Matteo Bussola: presentazione del libro “Notti in bianco, baci a colazione”

 

 

14125087_1574734519499695_6290539954772454852_oNuovo appuntamento con gli Scritti d’Autore il 3 settembre alle ore 18.00 presso la libreria Scritti e Manoscritti di Ladispoli. Questa volta verrà a trovarci Matteo Bussola, autore del libro NOTTI IN BIANCO, BACI A COLAZIONE, edito da Einaudi nella collana Stile Libero Extra. L’incontro è aperto a tutti. Vi aspettiamo.
Matteo Bussola, padre di tre figlie piccole, in questo libro ci racconta buffe scene domestiche, dialoghi strampalati, riflessioni sottovoce e gesti della vita di ogni giorno e si scopre quanto poetica possa essere la paternità.
INGRESSO LIBERO. Per informazioni: 06.99222257 – scrittiemanoscritti@gmail.com

Pagina facebook: Libreria Scrittiemanoscritti

Matteo bussola (Verona, 1971) nella sua vita passata era architetto. A trentacinque anni ha deciso di cambiare tutto. Oggi fa il papà di Virginia, Ginevra e Melania. Per lavoro disegna fumetti (nel 2012 inizia a collaborare con Sergio Bonelli Editore, entrando a far parte dello staff di disegnatori della serie Adam Wild), e quando è in debito d’ossigeno scrive. Notti in bianco, baci a colazione è il suo primo libro.

“Il respiro di tua figlia che ti dorme addosso sbavandoti la felpa. Le notti passate a lavorare e quelle a vegliare le bambine. Le domande difficili che ti costringono a cercare le parole. Le trecce venute male, le scarpe da allacciare, il solletico, i «lecconi», i baci a tutte le ore. Sono questi gli istanti di irripetibile normalità che Matteo Bussola cattura con felicità ed esattezza. Perché a volte, proprio guardando ciò che sembra scontato, troviamo inaspettatamente il senso di ogni cosa. Padre di tre figlie piccole, Matteo sa restituirne lo sguardo stupito, lo stesso con cui, da quando sono nate, anche lui prova a osservare il mondo. Dialoghi strampalati, buffe scene domestiche, riflessioni sottovoce che dopo la lettura continuano a risuonare in testa. Nell’«abitudine di restare» si scopre una libertà inattesa, nei gesti della vita di ogni giorno si scopre quanto poetica possa essere la paternità.” Einaudi editore.

 

– Papà, – ha detto, – quando hai incontrato
la mamma, come hai fatto a sapere che era
la mamma?
– L’ho capito dopo circa dieci minuti.
– E da cosa?
– Quando ci siamo incontrati la prima volta,
si è sollevata i capelli dietro la nuca, sopra
la testa, e si è fatta uno chignon senza
neanche un elastico, solo annodandoli.
– E allora?
– E allora lí ho capito che lei aveva
disperatamente bisogno di un elastico.
E io dei suoi capelli.

Da Notti in bianco, baci a colazione.

 

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