Bullismo e Cyberbullismo: conferenza a Civitavecchia sul contrasto e la consapevolezza

I ragazzi e i due relatori nell’Aula Pucci a Civitavecchia

Una Aula Pucci stracolma di studenti attentissimi per la conferenza organizzata dall’Istituto Stendhal sul contrasto al Cyberbullismo e per un uso consapevole del cellulare: l’Assistente Capo Emiliano Farascioni e l’Assistente Capo Giorgio Aureli, del Compartimento Postale e delle Comunicazioni di Roma, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi con un linguaggio immediato e diretto, portando una serie di testimonianze video per dimostrare quanto sia facile cadere vittima di persecuzioni sui social network e come sia difficile difendersi.

Un momento particolarmente toccante è stata la telefonata in diretta con la signora Manes madre di un giovane suicida vittima di bullismo: la signora ha dialogato con la platea per oltre dieci minuti portando la sua esperienza diretta ed arrivando al cuore di molti ragazzi che si son sentiti coinvolti emotivamente nella vicenda.

Un’altra testimonianza, in questo caso con un finale positivo, è data da una ragazza di Ostia che è riuscita a superare le difficoltà relazionali che erano state causate da una persecuzione sui social network e personale.

I ragazzi sono intervenuti con domande e simulazioni di situazioni nelle quali gli studenti sono stati invitati a descrivere le modalità attraverso le quali reagirebbero in situazioni di vessazione.

L’Assessore D’Antò è intervenuto per congratularsi per l’iniziativa che è sicuramente utile alla formazione civile dei ragazzi che rappresentanto il nostro futuro.

Nel pomeriggio si è svolto un secondo incontro con i genitori e i docenti che sono stati sensibilizzati dai due relatori sui rischi e sui metodi di contrasto e le strategie di intervento che gl adulti possono mettere in atto a tutela dei giovani. I docenti orgnaizzatori, i professori Schioppa, Testa e Bonifazi, si sono detti molto soddisfatti e intendono continuare questo tipo di formazione all’interno delle classi stimolando i ragazzi a riflettere e a produrre materiali di ritorno per una formazione profonda e consapevole su questa problematica che può nascere in modo innocente come uno scherzo innocuo e trasformarsi in un vero incubo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *