Santa Marinella Roberto Bacheca sulla questione relativa al Fondo di Solidarietà Comunale

Comune di Santa Marinella

Roberto Bacheca
Roberto Bacheca

Una ferma posizione contraria quella del sindaco di Santa Marinella Roberto Bacheca sulla questione relativa al Fondo di Solidarietà Comunale: “Con i Sindaci dei Comuni di Ladispoli, Cerveteri e Anguillara -spiega il Sindaco- abbiamo intrapreso una iniziativa comune che ho sottoscritto convintamente per porre fine ad un imposta così gravosa che sta portando i nostri Comuni ad avere seri problemi finanziari, nonostante l’attenzione riversata nella gestione dei soldi pubblici”. Nella missiva, inoltrata anche al Presidente del Consiglio On.le Matteo Renzi e al Sottosegretario alle Finanze On.le Baretta, si specifica e si fa riferimento a tutta una serie di numeri che mettono in evidenza quella che, dati alla mano, viene considerata una vera e propria “ingiustizia” dai Primi Cittadini. ll Fondo di Solidarietà comunale viene utilizzato per assicurare a tutti i cittadini l’erogazione dei servizi fondamentali e per compensare le differenze di capacità di spesa che sussistono tra i singoli comuni. Tale fondo, viene a sua volta alimentato quasi completamente dalle risorse economiche che i Comuni cedono allo Stato Centrale, dopo averle ricavate dal gettito IMU ad aliquota base. “Santa Marinella – prosegue Bacheca – anche nel 2015, ha “contribuito” con la folle cifra di ben 7milioni e 420mila euro”. Mentre, infatti, nel 2013 il Fondo secondo le disposizioni della legge di Stabilità ammontava complessivamente a 6,5 miliardi di euro di cui 4,7 mld erogati dai Comuni, nel 2015, l’ultima Legge di Stabilità ha previsto una riduzione di 1,2 mld di euro, per il Fondo di Solidarietà, a cui si aggiungono altri 288 milioni di euro di tagli.

“E’ assurdo che questa Nazione funzioni al contrario – aggiunge il Sindaco – invece di premiare i Comuni virtuosi si preferisce penalizzarli attraverso questo prelievo forzoso”. Le Amministrazioni Comunali, per fare cassa, saranno quindi costrette ad aumentare in particolare l’imposizione (o eventualmente le aliquote, nel caso in cui, queste, non siano già ai loro livelli massimi) su Tasi, Imu e Tari. Occasioni mancate per il Sindaco: “Penso a tutti i servizi che avremmo potuto offrire ai cittadini con questa somma, dalle opere pubbliche ai servizi sociali, alle scuole, alla promozione del turismo e del lavoro”. A risentirne maggiormente sono le categorie come quelle dei commercianti, degli artigiani ed i piccoli imprenditori. “Continueremo questa battaglia – conclude il Sindaco – se necessario con azioni clamorose e drastiche, di certo non sopporteremo altri e ulteriori tagli ai servizi essenziali”.

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