Commemorazione il 2 ottobre in ricordo delle vittime dell’alluvione

il monumento ai caduti dell'alluvione
il monumento ai caduti dell’alluvione

SANTA MARINELLA – Sono passati 33 anni da quel tragico 2 ottobre del 1981 quando, una incontrollata massa d’acqua che si abbatte sulla cittadina di Santa Marinella, si lasciò alle sue spalle sei morti e danni per milioni di euro. I reduci di quel fatale evento non hanno mai dimenticato quel giorno, che ha cambiato per sempre questa città anche se, chi ha avuto ed ha la responsabilità di amministrare questo territorio, non ha ancora capito la lezione. Comunque, ieri mattina davanti al monumento dedicato ai “Caduti del 2 Ottobre 1981” collocato nella piazzetta di via Delle Colonie, c’erano tutti coloro che volevano commemorare le sei vittime dell’evento calamitosi che portano i nomi di Elio Pallotti, Alberto Fantozzi, Anna Cosimi, Fiorella Cangini, Alfredo Battistelli e Mario Cleri. Alla presenza del Sindaco Roberto Bacheca ed degli esponenti dell’amministrazione comunale, del parroco Don Salvatore Rizzo della chiesa di San Giuseppe e di padre Agostino della parrocchia  del Carmelo, degli agenti della Polizia Locale, della Protezione Civile e la partecipazione di una delegazione di studenti e alunni delle scuole cittadine, si è svolta una messa a cui ha fatto seguito la deposizione di un omaggio floreale al monumento inaugurato nel 2001. “Come tutti gli anni – afferma il Sindaco Bacheca – ricordiamo con commozione i nostri concittadini scomparsi in quel tragico giorno dell’ottobre del 1981. In questi anni le amministrazioni che si sono succedute hanno cercato di intervenire nella pulizia e nella salvaguardia dei corsi d’acqua. Dovremmo imparare dagli errori del passato affinchè certe drammatiche situazioni restino soltanto un brutto ricordo”. “Siamo tutti figli di una sola comunità – ha aggiunto il parroco Don Salvatore – e tutti insieme dovremmo cercare di migliorare il territorio in cui viviamo, rispettando la natura e l’ambiente, affinchè certe tragedie non si verifichino mai più in futuro”.

 

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