GIAMPIERO BALDI

SANTA MARINELLA – Quando si è trasferita in città pensando di essere “atterrata” in un pianeta che era a sua misura, la signora Sonia Paternò, residente in una villetta nel nuovo quartiere di Prato del Mare si è dovuta ricredere subito. A darle il benvenuto, infatti, è stata una delle società che gestiscono i servizi primari della Perla del Tirreno e cioè l’Acea che dal 2006 ha in gestione il servizio idrico. La signora in questione si è resa subito conto che è difficile lottare contro questi giganti che dapprima ti invitano a servirti di loro e poi ti tartassano al momento in cui qualcosa non funziona. La signora Paterno infatti cinque anni fa ricevette una fattura dell’Acea relativa al periodo in questione in cui avrebbe dovuto versare tre quote da 100 euro ciascuna come rateizzazione di quanto dovuto. “Ho pagato tutti e tre i bollettini alle scadenze previste – racconta la signora – infatti ho conservato ancora le ricevute. Qualche tempo dopo mi sono vista recapitare una lettera di sollecito perché, secondo loro, non avrei pagato la terza rata. Mi sono messa in contatto con l’Acea e mi è stato consigliato di inviare loro un fax con la fotocopia del bollettino allegata. Credevo che tutto fosse a postio, invece quando mi è stata recapitata la fattura successiva, ho notato che sul foglio era riportato che c’era una rata insoluta. Ho di nuovo chiamato e per la seconda volta ho inviato un fax con la fattura allegata alla società. Ancora una volta mi ero illusa che la questione si era sistemata. Invece mi sbagliavo. Nel successivo bollettino mi son vista addebitare addirittura l’intera quota relativa alla prima fattura. Consigliata da mio marito io ho pagato parte relativa al consumo trimestrale evitando invece di pagare la vecchia fattura.

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