Che si è fatto dopo l’alluvione per i fossi che hanno creato problemi?

Fosso Pontenuovo
Fosso Pontenuovo

SANTA MARINELLA – A tre mesi dall’alluvione, la lista civica Un’Altra Città è Possibile si domanda se sono stati messi in sicurezza i fossi più pericolosi e soprattutto se non ritenga il caso di utilizzare le risorse economiche a disposizione per prevenire ulteriori eventi calamitosi. L’abbondante pioggia del fine settimana e il rischio di esondazione dei corsi d’acqua, hanno riportato all’attenzione dei consiglieri di minoranza, il problema del rischio idrogeologico tanto che, la leader civica Paola Rocchi, ha protocollato un’interrogazione affinchè la maggioranza spieghi in Consiglio comunale in che modo è intervenuta per riparare ai danni.

 

“Chiediamo inoltre il perché non abbia ancora affrontato alcune situazioni e come intenda operare a breve e medio termine nella prevenzione  e nella difesa del territorio – spiega la Rocchi – gli argomenti sono infatti troppo importanti per essere lasciati ai comunicati stampa, come dimostrano le foto scattate alcuni giorni fa lungo il fosso di Pontenuovo. Inoltre non abbiamo ancora ben compreso il disegno strategico dell’amministrazione Bacheca sul futuro di questa città in tema di salvaguardia dell’ambiente. Non ci è chiara neppure la faccenda dell’allargamento del sottopasso di via Valdambrini. I soldi che sono stati promessi dal Ministero dell’Ambiente sono finalizzati a quel preciso progetto su cui l’amministrazione ha chiesto finanziamenti, o sono soldi destinati genericamente a contrastare il dissesto idrogeologico e la giunta ha deciso di destinarli al sottopasso dell’ex cementificio? In questo ultimo caso la questione assumerebbe un altro aspetto. Perché non chiedere alla società proprietaria dell’area che vuole edificare, di realizzare lei il sottopasso mentre il Comune può utilizzare i fondi per altre situazioni?”. “A parte ciò – continua la Rocchi – ci sembra utile ricordare che, nel ritirare la delibera sulla costituzione di un gruppo di protezione civile comunale, la maggioranza aveva assicurato di convocare una commissione consiliare entro gennaio per una discussione condivisa del regolamento come richiesto dall’opposizione. Questo non è accaduto e noi sollecitiamo la maggioranza a provvedere”. Intanto però Un’Altra Città è Possibile sta preparando un documento con proposte, indicazioni e problematiche, relative alla costruzione di un gruppo di protezione civile comunale. “Lo stiamo facendo attraverso ricerche in rete – conclude la leader civica – ma ci rendiamo disponibili ad accogliere suggerimenti o materiali dai cittadini che volessero occuparsi del tema per poi portarli in commissione. Ci riferiamo a chi ha esperienze di volontariato a o chi, come noi, ha interesse a documentarsi”.

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