Domani Open Day di Archeofest al Castello di Santa Severa

 

Foto muro poligonale.
Foto muro poligonale.

In occasione dell’apertura e delle visite di una parte del circuito murario poligonale dell’antica colonia romana a controllo dell’antico porto etrusco di Pyrgi, domani, al castello di Santa Severa, verrà presentato l’Open Day di Archeofest, una interessante anteprima dell’ambizioso progetto di portare a Santa Marinella il Festival di Archeologia Sperimentale. “Ci stiamo impegnando molto nella valorizzazione dell’attività archeologica nella nostra città – spiega il Sindaco Roberto Bacheca – sia consolidando gli accordi con le Università che annualmente svolgono significativi progetti di scavo, sia promuovendo iniziative tese ad allargare la conoscenza della materia ed a coinvolgere più attivamente i cittadini, specialmente i più giovani. Ci auguriamo di stimolare l’interesse di tanta gente. Domani sarà possibile entrare nel vivo della sperimentazione archeologica, con aree dimostrative dedicate sia agli adulti che ai più piccoli”. Per il consigliere comunale Andrea Passerini l’Open Day rappresenta un assaggio di quello che potrà offrire il festival nel prossimo anno. “Le attività dimostrative previste nell’arco della giornata interesseranno diverse aree tematiche – dice Passerini – scheggiatura della pietra, l’immanicatura degli strumenti litici, armi e tecnologie di lancio, strumenti per la caccia, la pesca e la raccolta, realizzazione di manufatti di argilla. Molto interessanti anche la tessitura con gli aspetti  della cardatura, filatura, tessitura e tintura con erbe tintorie spontanee e la musica. Quest’ultima attività vedrà impegnati un gruppo di musicisti, i Ludi Scaenici, che da anni si occupa di fare ricerca sulle prime forme di spettacolo e sui primi strumenti, illustrando e suonando riproduzioni di antichi strumenti”. Il Dott. Flavio Enei, Direttore del Museo del Mare e della Navigazione Antica, promotore scientifico del progetto sottolinea il valore formativo dell’iniziativa. “L’archeologia sperimentale si rivela uno strumento idoneo alla ricostruzione di tecniche e manufatti mediante l’individuazione di protocolli sperimentali, che valorizzano la divulgazione scientifica, l’apprendimento e la conoscenza di tecniche e tecnologie in uso nel mondo antico – afferma Enei – il metodo di apprendimento immersivo, poi, permette di far rivivere in modo diretto il passato in cui affondano le radici dell’umanità. Ringrazio il Gruppo Archeologico del Territorio Cerite e l’Associazione Paleoes, che svolgono una importante attività di ricostruzione, mediante l’individuazione di specifici protocolli, dei gesti tecnici, le tecnologie e gli strumenti in uso presso le diverse culture preistoriche, cercando di veicolare, in maniera dinamica e coinvolgente, le conoscenze di tecniche che sono a fondamento della vita odierna”.

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