Santa Marinella. Le associazioni di volontariato salvano il vecchio fontanile

Il vecchio fontanile al ponte del cementificio
Il vecchio fontanile al ponte del cementificio

SANTA MARINELLA – Questa mattina, tutte le associazioni di volontariato impegnate sul territorio in materia di soccorso e di controllo dell’ambiente, i Rangers D’Italia, la Pro Pyrgi e il Nucleo Sommozzatori, saranno impegnati nella pulizia dell’antico fontanile ridotto in pessime condizioni e meta di extracomunitari. I volontari delle tre associazioni, quindi, provvederanno ad entrare nella struttura forzando il lucchetto che tiene chiuso il cancello d’entrata, considerato che al Comune non sono riusciti a ritrovare le chiavi, ed una volta dentro provvederanno a ripulire lo scarico dell’acqua delle due vasche, utilizzando le idropulitrici, considerate le pessime condizioni igieniche dei contenitori idrici, asporteranno i rifiuti stagnanti intorno al fontanile da mesi e sostituiranno il lucchetto vecchio con uno nuovo e poi consegneranno le chiavi al Comune.

Il problema del fontanile era stato portato all’attenzione dell’opinione pubblica da un gruppo di residenti della zona che da tempo ravvisavano la presenza di molti stranieri che vi bivaccano nei pressi. Gli extracomunitari, non solo utilizzavano il rubinetto dell’acqua per lavarsi ma ciò che offendeva la sensibilità civica degli abitanti era che questi stranieri andavano a fare i loro bisogni fisiologici all’interno della struttura. Chi ha parenti nati tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, sa cosa significava per quella generazione avere un punto idrico dove poter lavare i panni e prendere acqua potabile da portare a casa. Con il tempo il fontanile ha perso la sua importanza ma è rimasto nel cuore di quelle famiglie i cui parenti andavano a strofinare calzoni e magliette sulla piastra di cemento per renderli puliti. Il fontanile di Santa Marinella è riuscito a sopravvivere anche alle due guerre mondiali. Nella seconda, in particolare, è stato spettatore della famosa marcia su Roma, infatti, nei pressi del ponte ferroviario, venne costruito un arco gigantesco in quella che oggi si chiama via Roma ma al tempo di Mussolini venne denominata via Marcia su Roma in quanto, il duce, vi passò una delle quattro colonne che portarono migliaia di camicie nere sulla Capitale.

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