Controversia relativa alla situazione delle acque marine del litorale

SANTA MARINELLA – Continua il faccia a faccia tra gli ambientalisti di Goletta Verde e la Regione Lazio, sulla controversia relativa alla situazione delle acque marine del litorale romano. Nei giorni scorsi, dall’associazione Legambiente, era arrivata una bocciatura senza appello per le acque del Lazio, vicino alle foci dei fiumi per il 75% dei prelievi effettuati da Goletta Verde. Sui 24 campionamenti effettuati lungo i 329 chilometri del litorale laziale, ben 18 presentano un’altissima concentrazione di inquinamento microbiologico. Le acque analizzate dal laboratorio mobile di Legambiente hanno evidenziato la presenza di scarichi non depurati adeguatamente con presenze di valori di escherichia coli e enterococchi intestinali ben al di sopra dei valori consentiti dalla normativa vigente, in particolare per i prelievi effettuati in prossimità di foci di fiumi, torrenti e canali.

 

“Se poco meno di un mese fa diverse località avevano conquistato le vele blu – dice Legambiente – ora sotto accusa sono le zone vicino ai corsi d’acqua. I punti più inquinati sono infatti Santa Marinella (alla foce del canale sul Lungomare Pirgy in località Santa Severa), Marina di Cerveteri, Ladispoli, Fiumicino e Tarquinia Lido. Legambiente chiede quindi che Regione e le amministrazioni comunali si attivino per risolvere questo deficit depurativo per non compromettere ulteriormente la stagione estiva. Sul

Decreto del Presidente della Regione Lazio del 14 maggio, che individua e classifica le acque destinate alla balneazione e dei punti di monitoraggio, invece, si evidenzia una situazione completamente diversa rispetto a quella disegnata da Legambiente. Considerato che il programma di monitoraggio elaborato da Arpa Lazio per l’attuale stagione balneare è stato comunicato tramite il portale delle acque di balneazione al Ministero della Salute e che il piano di sorveglianza delle alghe tossiche effettuato sulla base dei profili delle acque è riportato nello stesso decreto, nella tabella relativa a Santa Marinella si rileva che alla foce del Fosso Cupo, del Fosso delle Guardiole, del Fosso Ponton del Castrato, del Fosso S. Maria Morgana, del Fosso Castel Secco, del Fosso delle Buche, del Fosso Quartaccio, di Rio Fiume, del Fosso Smerdarolo e al Poligono di tiro militare, la qualità delle acque è eccellente. Cosa allora che non funziona? Sbaglia Goletta Verde o l’Arpa? Per i villeggianti comunque non cambia nulla e continuano a nuotare senza badare alle diatribe tra i due enti di controllo. In questi giorni però sembra ci siano stati problemi per un gruppo di bambini che sono dovuti ricorrere alle cure dei medici per macchie sospette fuoriuscite dopo un bagno nei pressi della zona I Gabbiani. Si è parlato di alghe tossiche che stanno invadendo il litorale. “Credo che sia una storia metropolitana – dice il sindaco Roberto Bacheca – noi non abbiamo ricevuto alcun bollettino di allerta da parte degli organi ufficiali su questo problema e non sappiamo nulla di questi episodi, quindi non ho emesso alcuna ordinanza di attenzione rivolta ai bagnanti”.

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