Polemiche sulle colonie feline presenti a Santa Marinella

COLINIA FELLINA 1SANTA MARINELLA – Come le fenici che ogni tanto risorgono dalle ceneri, tornano di nuovo all’attacco i contestatori delle colonie feline presenti in città. Sono anni che nel periodo estivo, con l’avvento di migliaia di villeggianti provenienti soprattutto dalla Capitale, scoppia la guerra tra chi ama i gatti e chi, invece, li odia.

 

Quest’anno, a chiedere aiuto ai consiglieri comunali che ieri hanno trattato in una seduta pubblica il regolamento per la detenzione e la tutela degli animali, è il signor Paolo Angelozzi, Consigliere dell’Università della Terza Età di Civitavecchia, nonché volontario Ospedaliero al Bambin Gesù Santa Marinella, nonché iscritto alla Biblioteca Comunale, nonché socio del Circolo Over 60 di Santa Marinella che chiede aiuto all’amministrazione comunale affinchè venga posto un freno alla scriteriata attività dei volontari che curano le coline feline e alla proliferazione dei randagi. “E’ un piccolo problema che rende lorda Santa Marinella – dice Angelozzi – penalizzandone decoro, turismo e salute pubblica. Tutto a causa di totale insensatezza e mancato rispetto delle regole fondamentali del vivere civile. Il regolamento si è reso indispensabile al fine di garantire l’igiene pubblica ed è stato promosso da un primo esposto corredato di 160 firme. E’ determinato dalla costatazione oggettiva della assurda gestione delle colonie feline, ove le persone riversano cibo fresco e secco, in maniera continuativa, senza provvedere ad alcuna pulizia. A riprova di quanto affermato, mostro un pessimo e folle esempio di gestione punti alimentazione curati dalla signora D.C. nella zona nella quale mi trovo a vivere. Confidando nel buon senso e nella buona politica, auspico norme che stabiliscano i limiti di concentrazione sul territorio, la indicazione del tempo giornaliero dedicato all’alimentazione degli animali e alla immediata pulizia del luogo, al controllo sanitario e alla gestione della proliferazione felina, all’assegnazione di responsabilità e controllo che non siano in chiaro conflitto di interessi e che, finalmente, vengano forniti ai cittadini strumenti di difesa alla insensatezza e prepotenza di pochi, insomma a norme che abbiano la caratteristica della ragionevolezza”. Insomma, per il signor Angelozzi, si deve avere un numero limitato di gatti (quelli in più ovviamente eliminati), chiede che vengano sfamati in orari precisi della giornata, ma soprattutto che siano fermati per legge i volontari che provvedono alla cura delle colonie feline da lui considerati prepotenti e insensati.

3 thoughts on “Polemiche sulle colonie feline presenti a Santa Marinella

  1. Basta che castrano i maschi, ve li prendo io e li porto al veterinario. Così mi date lavoro, ma no!! Non sia mai… Meglio eliminarli e lasciarmi senza lavoro. Fate proprio schifo.. Angelozzi per primo.

  2. Mai visto un paese così intollerante, tutti giorni sulle strade a sterilizzare i gatti e ti devi sentire pure le parole di un intollerante e isterico personaggio……..sono senza parole…!

  3. E i cani , con tanto di collare e medaglietta, che dai solerti proprietari, al mattino e alla sera , vengono lasciati liberi di scorrazzare, senza musureola, a fare i loro bisogni davanti alle entrate dei villini di dove abito, ne vogliamo parlare. E questione di educazione e rispetto per sé e per gli altri.

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