Noi Cielo Azzurro: “No alle associazioni alla biblioteca e alla casina rosa”

La "Casetta Rosa": l'attuale sede della Biblioteca Comunale di Santa Marinella
La “Casetta Rosa”: l’attuale sede della Biblioteca Comunale di Santa Marinella

“La biblioteca comunale da poco restaurata e la casina rosa non si toccano”. – Così esordiscono i giovani del movimento Noi Cielo Azzurro, capitanati da Pino Galletti: “Prima che il Sindaco Bacheca dica a qualche associazione d’insediarsi in pianta stabile permanente all’interno dei locali della biblioteca e della casina rosa, noi giovani cittadini di Santa Marinella cerchiamo di prevenire ciò che probabilmente potrebbe accadere fra non molto, una volta ultimata la biblioteca e liberata la casina rosa”. “Sarebbe un errore da non commettere più” – esordisce il presidente del movimento Pino Galletti – “Ricordo benissimo quanti salti mortali ho dovuto fare quando ricoprivo il ruolo di delegato alla cultura per far uscire dai locali della casina rosa e della biblioteca alcuni componenti di alcune associazioni che avevano avuto precedentemente il benestare per occupare quelle sedi per le loro attività permanenti”.

“Il progetto di finanziamento della biblioteca – prosegue – stava per svanire nel nulla se non avessi puntato i piedi per ciò che ad oggi è un bene per l’intera collettività. Se dico questo – continua Galletti – non è per vanagloria in quanto risulta essere normale comportamento di chi ricopre un incarico, ma perché è giusto dirlo prima che gli avvoltoi possano nuovamente calarsi su questi due siti culturali appartenenti alla cittadinanza e non a singoli individui. Unitamente al mio movimento vigileremo affinché ciò non accada più. La biblioteca e la casina rosa, giustamente, devono essere punti di ritrovo culturali per tutti e calendarizzando le varie attività associative sono certo che lo spazio è più che sufficiente, ma tengo a precisare che non deve essere data ad alcuna associazione culturale, sociale, sportiva, turistica e medica la possibilità di risiedervi a tempo indeterminato permanentemente. Fra alcuni giorni il nostro direttivo protocollerà al comune la nostra su citata intenzione affinché rimanga agli atti comunali. Ne approfitto – conclude – per ringraziare la Dottoressa Cristina Perini che durante il mio mandato di delegato alla cultura ha lavorato assiduamente affinché il sogno biblioteca si realizzasse, e sono contento che ora può lavorare in un luogo degno di essere chiamato biblioteca”.

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