Mese: Dicembre 2018

Il Segnalibro: storie di perseveranza, fatica, vanagloria e speranza con la racchetta in mano

Uno dei più grandi campioni di tennis di sempre, André Agassi, numero uno del mondo per numerosi anni, racconta in “OPEN” al giornalista premio Pulitzer J. R. Moehringer la sua vita di atleta e di uomo, di 21 anni di carriera piena di alti e bassi, piena di imprese memorabili e di cadute paurose.

Un viaggio come un pugno nello stomaco che racconta il vero lato umano che si trova a fronteggiare uno sportivo professionista.

Non una semplice autobiografia, bensì un analisi di tutta la psicologia che racchiude il tennis. Il continuo relazionarsi con sé stessi, col proprio io, cercando di superare e sopportare le responsabilità dell’essere campioni, miti, insuperabili.

Scritto in modo diretto, il racconto ti porta a sentire Agassi dall’inizio alla fine, a credere nella sua volontà ferrea di essere una persona normale, nella sua timidezza e insicurezza, nella sofferenza fisica perenne, nella solitudine assoluta provata nelle interminabili sedute di allenamento a cui lo costringeva un padre troppo ossessivo, un padre-padrone capace di inventare un “drago sputapalle” nel campo costruito dietro casa che lo costringeva a colpire 2500 palle al giorno.

Quello che emerge assoluto è che anche dopo le peggiori sconfitte possono poi arrivare belle vittorie e che gli alti e bassi vanno trattati da ognuno di noi per tirar fuori il meglio in ogni difficoltà.

Le pagine scorrono velocemente, gli aneddoti divertenti, emozionanti.

La sfilata dei vari personaggi che Agassi descrive è entusiasmante, i vari Becker, Connors, Borg, Sampras, Federer in una veste diversa, più complice e spontanea.

Un Agassi con i capelli lunghi e ossigenati, l’orecchino e i look da punk che il mondo austero del tennis di allora vedeva come un bambino viziato senza prospettive.

La storia con l’ex moglie Brooke Shields e il ritratto degli incontri con il suo vero grande amore Steffy Graf, altra grande campionessa mondiale, momenti davvero speciali e raccontati con straordinaria franchezza e onestà.

Moehrenger azzecca uno stile perfetto, con un ritmo magistrale per un pubblico il più ampio possibile, non solo amante del tennis, abile a trovare le parole adatte dall’inizio alla fine.

Storia di perseveranza e fatica, di vanagloria, di successi e insuccessi, storia di dubbi e debolezze, ma soprattutto di speranze.

Speranze di avere sempre un altro punto a disposizione, un altro game, un altro set.

Speranze di riuscire a trovare la via giusta senza compromessi,combattendo fino all’ultima palla della vita senza rimpianti, cercando l’impossibile e oltre,fino alla cima dei nostri sogni,convivendo con le nostre paure senza nascondersi mai.

M.P.

Maratona Telethon 2018: L’Associazione Il Sole porta i cuori di cioccolata nel Magico Castello di Babbo Natale.

Anche quest’anno è arrivata la maratona Telethon che lancia la campagna “Presente 2018” , cuori di cioccolato, prodotti in esclusiva da Caffarel per Telethon, in cambio di un’offerta minima alla ricerca. Una campagna 2018 che rappresenta la forza della coralità , come si legge nell’edizione del Sole24ore del 14 dicembre scorso (ripr.ris.), un lavoro che permette di portare fuori dal buio malattie terribilmente insidiose”

 Anche Santa Marinella ha dato il suo contributo grazie ai volontari dell’Associazione di ragazzi disabili “Il Sole” che hanno portato i cuori di cioccolato nel Magico Castello di Babbo Natale, all’interno del Castello di Santa Severa, tra luci musica e tanti bambini golosi.

“I cuori a sostegno della ricerca hanno conquistato tutti, grandi e piccini  – commentano i volontari – e nell’atmosfera natalizia del Castello hanno rappresentato l’importanza dell’impegno delle realtà locali a sostegno della ricerca contro tutte le malattie rare. Nonostante la giornata di freddo – proseguono – in moltissimi hanno visitato lo stand che ci è stato dedicato, i nostri ragazzi hanno trascorso una giornata di condivisione e di felicità tra cioccolato, luminarie e Babbo Natale, donando, insieme ai cuori di cioccolato i loro migliori sorrisi”

Un grazie di cuore va ad Anna Battaglini – concludono – la responsabile territoriale Telethon, per la stima nei nostri confronti ed all’Assessore Emanuele Minghella che si è impegnato affinchè  i cuori della ricerca fossero presenti al Castello di Santa Severa.

“Christmas Traditions in the World” : La Perla del Tirreno pronta ad ospitare le Ambasciate di Moldova,Palestina, Romania, Slovenia e Ucraina.

Vetrine allestite a tema, luci, colori e sapori internazionali, il mood del Natale 2018 a Santa Marinella è la tradizione, ma stavolta quella internazionale.

I commercianti locali hanno aderito con soddisfazione alla proposta lanciata dall’Amministrazione Comunale allestendo le proprie vetrine con addobbi a tema che si ispirano alle varie Nazioni nel mondo. Un tono di colore e di internazionalità per le strade di Santa Marinella e Santa Severa, illuminate dalle luminarie puntualmente accese l’8 dicembre e movimentate da un ricco calendario di Eventi.

Ad onorare tali tradizioni saranno le delegazioni le delegazioni delle ambasciate di Moldova, Palestina, Romania, Slovenia ed Ucraina che saranno in visita presso la città di Santa Marinella e la frazione di Santa Severa, mercoledì 19 Dicembre.

Nella stessa giornata, dopo una prima parte istituzionale, dalle ore 15:30 presso la “Manica Lunga” del Castello di Santa Severa, i cittadini potranno godere di spettacoli folkloristici dei paesi ospitati che con le loro rappresentazione illustreranno le proprie tradizioni Natalizie.

“L’austerità determinata dalla situazione di dissesto finanziario dell’Ente non deve farci dimenticare che  per crescere in termini economici e di turismo – commenta il Sindaco Tidei – bisogna ampliare i propri orizzonti  uscendo dal guscio e creando rapporti nazionali ed internazionali con altri paesi.” “Noi – continua il Sindaco – nonostante il momento particolare che sta vivendo l’Ente , ce l’abbiamo messa tutta per offrire un po’ di serenità e dei momenti di allegria per ritrovarci tutti insieme e per risvegliare quel senso di comunità che probabilmente si stava perdendo. Colgo l’occasione per ringraziare  i nostri main sponsor , ENEL, ACEA, Europa Musica e  tutte quelle associazioni e volontari che , gratuitamente, si sono fatti promotori di molti eventi e si sono resi disponibili a collaborare per offrire alla cittadinanza un Natale ricco di eventi.

Tanta la soddisfazione del Consigliere D’Emilio, delegato al turismo, che invita tutti a partecipare agli eventi in programma ricordando anche l’appuntamento del 23  dicembre al Teatro Odescalchi che ospiterà Cheryl Porter, la cantante Gospel Statunitense celebre in Italia per i suoi duetti con Paolo Conte, Katia Ricciarelli, Tito Puente, Mariah Carey, Amii Stewart e tanti altri.

Unicef augura a tutti Buon Natale: La Pigotta compie 20 anni

Con l’arrivo del Natale non poteva mancare l’impegno di Unicef che sul territorio di Santa Marinella e Santa Severa deve tutto alla sua portavoce Pina Tarantino, del Comitato di Civitavecchia.  Quest’anno le Pigotte compiono 20 anni, questo il loro appello:

ADOTTATEMI, per questo Natale, torno ancora una volta tra  voi,  sono la bambola di pezza dell’UNICEF che salva i bambini più vulnerabili. Nei prossimi giorni, grazie all’impegno di centinaia di volontari dell’UNICEF, potete ADOTTARMI in tante  piazze  o presso i Comitati provinciali dell’UNICEF. A Civitavecchia  sabato 22 dicembre  dalle ore 16 alle ore 18 , sarò  disponibile per  voi  presso il  Comitato UNICEF  in Via Giusti, 22 e prima di Natale farà visita anche nelle Piazze di Santa Marinella.

 ADOTTAMI   il tuo  contributo  di  20  euro si trasformerà in vaccini, alimenti terapeutici e assistenza per tanti bambini nel mondo”.

“In questo speciale anniversario, un pensiero particolare va a Jo Garceau, una nostra volontaria che ci ha lasciato da poco e che nel 1998 ha creato la prima Pigotta, ispirandosi alle bambole di pezza che la nonna confezionava per lei e le sue sorelle per Natale. Vorremmo che questo Natale tantissimi nonni e genitori regalassero con lo stesso amore una Pigotta ai loro figli e nipoti, salvando così le vite di milioni di bambini nel mondo”, ha aggiunto Francesco Samengo, Presidente dell’UNICEF Italia.

A partire da quest’anno, la Pigotta avrà un nuovo sito www.pigotta.it che conterrà al suo interno anche lo store dove, per la prima volta, sarà possibile scegliere la Pigotta che si vuole adottare.

“Avrà pure un cuore di pezza. Ma ogni anno salva migliaia di bambini”.

 

Bambino Gesù: un problema articolato che interessa tutta la città

Il Bambino Gesù di Santa Marinella è in questi giorni al centro delle preoccupazioni di molti cittadini e di alcuni rappresentanti politici: la fondazione omonima ha deciso di chiudere la struttura che da quasi cento anni è un centro d’eccellenza importante per la città.

L’ospedale Bambino Gesù di Santa Marinella è oggi, in realtà, una piccola struttura poliambulatoriale con poche camere a disposizione, ormai fortemente specializzata, e forse, anche per queste sue caratteristiche, è divenuto un investimento difficile da sostenere per la sola fondazione che lo amministra.

La struttura è ovviamente convenzionata con la ASL ed è possibile eseguire una serie di esami e controlli sanitari direttamente presso il presidio cittadino, permettendo così ad altre strutture analoghe di essere meno ingolfate da richieste e garantendo comunque un servizio pubblico più consono a una popolazione in costante crescita, seppur lenta.

Secondo l’assessore Renzo Barbazza, così come riportato dal blog del giornalista Cristiano Degni: “Il Bambino Gesù è una struttura privata convenzionata con la Regione Lazio. In quanto tale ha la libertà e l’autonomia per decidere cosa fare e non fare, visto che risponde unicamente al Vaticano per le sue progettualità. La Regione può intervenire fino ad un certo punto. Ho avuto due incontri con i vertici del Bambino Gesù a Roma per conoscere i loro intenti e mi è stata confermata la loro volontà di ridurre progressivamente le loro attività fino alla chiusura nell’arco di tre anni. L’amministrazione per intervenire in merito,d’accordo con la ASL Rm4, ha proposto di trasferire gli ambulatori di Via Valdambrini al Bambino Gesù, in affitto, proprio per garantire una continuità storica con una realtà sanitaria a cui la città è fortemente legata da molti anni. Siamo in attesa che il Bambino Gesù ci dia una risposta accettabile e congrua con le esigenze di Santa Marinella e del nostro territorio”.

Il massimo che si è ottenuto è stato rimandare la chiusura al 2021: troppo poco per buona parte delle opposizioni, soprattutto per la variegata compagine di destra.

La Lega, per mano di Roberta Felici, è la prima ad alzare la voce dando una risposta a Barbazza: “Non ci accontenteremo di un assessore che ci dice di aver avuto due incontri con i vertici dell’Ospedale e di aver trattato per far si che, se proprio deve chiudere il polo, “ci si metta la Asl di Valdambrini”. Non ci aspettiamo una risposta burocratica del tipo “non è nostra competenza e non possiamo far nulla”. Ci aspettiamo una risposta POLITICA. Perché la politica a questo serve, a uscire dalle logiche dei vantaggi economici ed organizzativi”. 

Strada diversa quella intrapresa da Fratelli d’Italia, tramite Chiara Colosimo, che in Consiglio Regionale ha presentato una mozione incentrata su quanto siano fondate queste voci; mentre Cuori, tramite l’intervento di Roberta Angelilli, pone l’accento sui problemi che il trasferimento degli uffici della ASL da Via Valdambrini a Lungomare Marconi comporterebbe ai lavoratori, che non sono stati interpellati.

Un problema questo in realtà non indifferente, anche per quanto concerne una questione toccata finora solo di straforo: l’indotto. L’ospedale pediatrico e gli uffici della ASL hanno creato un’economia attorno alle loro strutture, diversa e diversamente distribuita. La chiusura del nosocomio comporterebbe sicuramente un problema per quelle aziende che ruotano attorno alla media degenza, mentre lo spostamento della ASL comporterebbe problemi per un quartiere come quello di Valdambrini, che attorno al movimento generato dagli uffici dell’azienda aveva puntato.

Un pezzo della storia di Santa Marinella all’abbandono: disavventure del vecchio fontanile

Il vecchio fontanile ancora al centro di discussioni ed interventi: un luogo che un tempo era il fulcro della vita dei santamarinellesi e che ora è abbandonato a se stesso, relegato al ruolo di fontanella da strada, è spesso al centro dell’attenzione per pulizie e restauri da atti vandalici e usura. Torna a far parlare di se in un comunicato di Casapound.

Nelle ultime settimane, Casapound ha concentrato la sua attenzione su collette alimentari, rivolte alle famiglie italiane bisognose della città, e a quelli che sono simboli più o meno dimenticati di Santa Marinella, ma soprattutto della sua cittadinanza.

Dopo aver puntato il dito sullo stato di abbandono della tomba etrusca all’interno della villa comunale di Via Rucellai, reperto archeologico in realtà noto a pochi ed escluso da qualsiasi circuito di visita cittadino, pur essendo una delle testimonianze più antiche della presenza umana del territorio, il circolo dell’estrema destra pone l’accento sulla situazione del vecchio fontanile di Vicolo della Scala, affianco al ponte della ferrovia che conduce a un altro rudere famoso della città: il vecchio cementificio Cerrano.

Il fontanile è, per chi ha vissuto Santa Marinella almeno dagli anni ’80, il più vecchio luogo di ritrovo della comunità: ancora venticinque o trent’anni fa,in molti lo usavano per raccogliere l’acqua e alcuni perfino per lavare i panni. Non era come oggi: la copertura era aperta ai lati e chiunque poteva accedere alla vasca principale. Pur avendo un aspetto tutt’altro che imponente, era abbastanza antico da far parte dei ricordi d’infanzia di molti anziani.

Il vecchio fontanile subì un primo restauro che gli cambio la livrea dalla sua tipica grigia a quella attuale, color sabbia, per poi venire circondato da una fila di finestroni in cotto, poi definitivamente murati per apparire com’è oggi, chiuso in una struttura che dovrebbe proteggerlo, ma che negli anni si è sempre dimostrata inefficace. Il suo nemico? Il vandalismo.

La struttura non riesce, infatti, a tenere lontani i malintenzionati che hanno come unico scopo imbrattare di scritte e danneggiarla e attualmente giace isolata in un angolo della città che, per quanto trafficato e abitato, è sufficientemente lontano da occhi vigili.

Già l’anno passato, i volontari della protezione civile e i tecnici del Comune avevano provveduto a una pulizia e a una ricostruzione, ma a quanto pare, la situazione è tornata punto e d’accapo: quale potrà essere ora la soluzione di ripristino che l’ente potrà adottare per questo scampolo di passato storico della città?

Il problema resta quello delle risorse economiche, che a ben vedere le ultime notizie provenienti dalla Regione Lazio che ha comminato una multa da ben 900 mila euro per il mancato pareggio di bilancio per l’anno 2017, trovare i fondi per restaurare nuovamente il fontanile e, magari monitorarlo, potrebbe diventare difficile.

Il Segnalibro: tra il latte e il miele, osservando il sole e i suoi fiori

Da qualche tempo mi sono appassionata alla lettura delle poesie. Prima mi capitava di leggerne qualcuna ogni tanto, versi celebri come quelli di Neruda o Prévert, Merini e Leopardi e naturalmente di tutti coloro di cui custodivo il ricordo dai tempi della scuola. Frequentando gruppi di lettura e potendomi confrontare con altre persone sull’argomento, anche attraverso i social, è nata in me una sete inappagabile di conoscere versi nuovi, approfondire alcuni autori, di condividere le sensazioni che le poesie mi suscitano.

È stato così che mi sono imbattuta in Rupi Kaur, nata in India nel 1992; si è trasferita, al seguito dei genitori, a Toronto, in Canada, quando aveva solo quattro anni. Ha cominciato a scrivere e a disegnare fin dalla più tenera età, incoraggiata dalla madre.

La sua prima raccolta di poesie, Milk and Honey, è uscita nel 2014, seguita l’anno scorso dalla seconda, The Sun and Her Flowers, entrambe edite da TRE60.

La particolarità delle sue opere è che ogni testo è accompagnato da un’immagine che enfatizza il contenuto della poesia; pochi versi arricchiti da illustrazioni che creano piccole scene dense di significato e che trasmettono una grande carica emotiva.

Con i suoi versi, la Kaur affronta le tematiche a lei più care, le stesse per cui era già ampiamente conosciuta sui social: dal femminismo all’amore analizzato e commentato con ironia e un pizzico di distacco, passando per il tema, sempre scottante, della violenza sulle donne. L’autrice è famosa anche per le immagini provocatorie postate online per far riflettere su questioni legate al femminismo, prima fra tutte la foto bandita da Instagram in cui mostrava una macchia di sangue sui pantaloni. Dalle immagini alle parole la sua attenzione per questa tematica è sempre presente, tanto che la sua opera è fonte di ispirazione per moltissime donne, soprattutto fra le più giovani.

“mi reggo in piedi
sui sacrifici
di milioni di donne prima di me
pensando
cosa posso fare
per rendere più alta questa montagna
in modo che le donne dopo di me
vedano più lontano”

– lascito

Oltre all’amore e alla gestione delle relazioni, leggiamo anche del rapporto con la sua famiglia e la sua storia personale, costellata dai disagi dell’appartenere a una minoranza etnica (è una Sikh). Molto spazio è dedicato al rapporto fra i due sessi, sia nei momenti di armonia e unione, sia in quelli di scontro. E nei suoi versi non risparmia il padre, figura violenta e autoritaria.

“hai fatto vivere
la tristezza in luoghi
in cui la tristezza non dovrebbe vivere”

La poesia non è come un romanzo

Il punto forte della poesia non sta in ciò che racconta ma nel modo in cui lo racconta.

Ecco, è la brevità dei suoi testi che mi ha catturata, le parole che sceglie mi trascinano nella sua realtà e mi fanno sentire vicina a lei, mi emozionano, mi fanno riflettere, mi fanno sentire fortunata per essere nata in una parte di mondo dove i miei diritti sono rispettati più che in altri Paesi. Sono poesie dirette come spilli che appuntano verità e ricordi sul cuore. Il suo stile è essenziale e universale, parla di se stessa ma di tutte le donne che condividono le sue stesse esperienze di vita ma oltre alla sofferenza ci parla anche del percorso di risalita, di guarigione, della dolcezza che arriva dopo l’amaro. 

La poesia è parte della nostra anima, la si deve sentire sotto pelle, scorrere dentro di noi come il sangue nelle vene, risvegliare il nostro mondo interiore. Non tutti siamo capaci di esprimere nero su bianco ciò che proviamo ma possiamo leggerci attraverso le parole di qualcun altro.

Ci fa sentire meno soli.

Eleonora Ortolani

Una delega per la promozione del Surf a Marcianò

Il Sindaco Pietro Tidei e Alessandro Marcianò con la delega in mano

Alessandro Marcianò è un volto noto dello sport santamarinellese, da sempre in prima linea per promuovere una delle discipline legate al mare, più amata e iconografica della Perla del Tirreno: il surf.

Nel 2015 lo incontrammo poco dopo il suo ritorno da Nazarè, in Portogallo, dove divenne memorabile la sua impresa di cavalcare un’onda di 18 metri, superando un traguardo nazionale. Ora, il Sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei gli conferisce una delega per la pratica e per la promozione del surfing sul territorio comunale.

Marcianò è anche famoso in città (e non solo) come l’ideatore e l’organizzatore di Italia Surf Expo, giunto la scorsa estate alla ventesima edizione, e che è riconosciuto come uno degli eventi sportivi e turistici con maggiore risonanza nel territorio tanto che la Regione Lazio ha dedicato all’interno del museo del Mare situato nel Castello di Santa Severa uno spazio alla manifestazione con l’esposizione della tavola del record a Nazarè. 

“Vorrei ringraziare il Sindaco Tidei – dichiara Marcianò – che ha riconosciuto quanto sia cresciuto questo sport sul territorio e quanto imponente sia a Santa Marinella il flusso di appassionati provenienti da tutta Italia quando le condizioni meteo sono favorevoli. Purtroppo negli ultimi 10 anni non si è fatto nulla per cercare di avvicinare anche lontanamente gli standard offerti all’estero in termini di accoglienza e servizi. Mi dedicherò quindi al rilancio di questa disciplina e a tanti i progetti in grado di valorizzare il territorio. A partire da un piano di salvaguardia degli spot di “surf” e, dove possibile, al recupero degli stessi, promozione nelle scuole, all’illuminazione a basso consumo del tratto di mare nello spot di Banzai, ma in particolare – conclude Marcianò – vorrei porre l’accento sulla sicurezza affinché episodi come quello accaduto un mese fa con la morte di un amico kiter nelle nostre acque non si verifichino nuovamente”.

“Non ti nascondere”: iniziativa di PcV per il Disability Day

“Il Paese che Vorrei” ha organizzato un incontro pubblico sui temi dei diritti delle persone disabili, domenica 9 dicembre alle ore 17,30 presso il Parco Kennedy, dove sarà presentato il documento che insieme ad altre associazioni nazionali è stato posto all’attenzione del Governo.

“Un’occasione per condividere esperienze, idee e proposte sull’accessibilità – scrivono – e sui diritti delle persone disabili. “Il Paese che Vorrei”, dopo aver collaborato alla stesura del documento “Non ti nascondere – LSD Liberi di Scegliere – Richieste stupefacenti” e aver partecipato al Flash Mob, svoltosi a Castel Sant’Angelo in occasione della Giornata Mondiale dei diritti delle persone disabili, promuove ora un incontro a Santa Marinella per discutere delle richieste contenute nella proposta.

I punti posti all’attenzione del Governo sono frutto dell’impegno di diverse associazioni nazionali e verranno affrontati senza tabù, pregiudizi e assistenzialismo. Si parlerà di temi ormai noti ai cittadini di Santa Marinella, per i quali il Paese che Vorrei si batte da anni”.

Durante l’incontro si parlerà di accessibilità agli spazi urbani, ai servizi on line, libertà e pari opportunità nella fruizione dei trasporti pubblici, accessibilità allo studio, al lavoro e alle pratiche sportive.

Si parlerà anche delle figure professionali specializzate nell’assistenza come i care giver e i love giver.

Saranno nostri graditi ospiti l’On. Laura Coccia, Fabrizio Ghiro, che ci parlerà della sua esperienza per rendere accessibile la spiaggia di Sabaudia, Alessandro Poleggi, delegato comunale alle politiche per la disabilità, la professoressa Nadia De Angelis e altri testimonial cittadini.

“Un mondo più accessibile è un mondo più bello! Abbattiamo le barriere, apriamo un varco alla civiltà!” – concludono.

Progetto “Nonno Vigile” per aiutare la Polizia Locale

La Giunta Tidei ha emesso una delibera, su proposta della consigliera Patrizia Befani, in collaborazione con l’Assessore Emanuele Minghella, per l’approvazione del progetto “Nonni Vigili”.

La Giunta spiega che: “La figura del “Nonno Vigile” è ormai presente da anni in diverse realtà d’Italia e ha un duplice obiettivo.  Da un lato infatti si offre a molte persone anziane la possibilità di impegnarsi in attività importanti sul piano sociale, dimostrando in modo concreto che la vita non finisce con l’uscita dal mondo del lavoro e, dall’altro, si offrono alle città supporti molto utili dal punto di vista pratico liberando così, tra l’altro, personale della Polizia Locale e dei vari uffici comunali per altri e più urgenti servizi”.

Il progetto ha l’obiettivo di rafforzare la sicurezza dei bambini in prossimità dei plessi scolastici, negli orari di entrata e di uscita, per prevenire eventuali situazioni di pericolo e  di disservizio: gli incaricati saranno istruiti e coordinati direttamente dal Comando di Polizia Locale.

L’Amministrazione sottolinea come tale servizio sarà a costo zero e che c’è un impegno a reperire nel prossimo futuro dei fondi per rimborsare le spese dei volontari.

Quali sono i requisiti per  essere “Nonno Vigile”?  

Per essere considerati idonei all’incarico i cittadini disponibili devono:

  • essere residenti nel Comune di Santa Marinella;
  • avere un’età compresa tra i 55 e 75 anni (al compimento del 75° anno il volontario
  • potrà terminare il servizio per l’anno in corso, ma non sarà più possibile espletare il
  • servizio per l’anno scolastico successivo);
  • essere in possesso di idoneità psico-fisica specifica (in relazione ai compiti descritti
  • nel presente regolamento) dimostrata mediante certificato medico;
  • godere dei diritti civili e politici;
  • assenza di condanne a pene detentive.

Gli anziani idonei o incaricati parteciperanno ad una successiva formazione, a cura del personale del Comando di Polizia Locale.

Si può fare richiesta presso il Comando di Polizia Locale oppure attraverso l’apposita modulistica scaricabile dal Sito Istituzionale del Comune di Santa Marinella.