frutteria

Commercio: una seconda ordinanza di chiusura per 20 giorni spiccata poco fa

La frutteria di Via delle Camelie soggetta alla prima ordinanza di chiusura a 20 giorni
La frutteria di Via delle Camelie soggetta alla prima ordinanza di chiusura a 20 giorni

Continua il contrasto all’esposizione abusiva degli alimenti sulle strade di Santa Marinella: dopo l’ordinanza di chiusura di pochi giorni fa, un’altra frutteria è stata raggiunta dall’obbligo di chiusura per 20 giorni. Si tratta dell’esercizio commerciale in Via Aurelia, in zona La Gatta/Pirgus, anch’essa gestita da cittadini extra-comunitari e che da tempo attirava l’attenzione della cittadinanza per la gestione palesemente non conforme della merce, lasciata all’aperto anche nelle ore notturne.

Il provvedimento è stato eseguito dopo un controllo della Polizia di Stato avvenuto nelle ultime ore.

Rimandiamo alla notizia dell’ordinanza di chiusura dell’altra frutteria di pochi giorni fa.

Commercio: la frutteria di via delle Camelie sarà chiusa per 20 giorni.

chiusura frutteria
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Questa la decisione del Sindaco Bacheca che proprio questa mattina ha firmato un’ingiunzione a carico dei proprietari della frutteria di Via delle Camelie, gestita, come si sa, da egiziani.

Negli ultimi mesi, infatti, si è polemizzato molto sull’opportunità o meno del tipo di gestione del locale commerciale, abituato ad una esposizione continua della merce, in un parcheggio antistante uno dei tratti più trafficati della Via Aurelia.

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Chiusura temporanea per la Frutteria.

chiusura frutteria
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SANTA MARINELLA – Dopo il blitz effettuato nell’agosto scorso da parte della  Polizia Locale comandata dal capitano Keti Marinangeli su ordine della Procura della repubblica di Civitavecchia, due giorni fa il deposito di frutta gestito da alcuni stranieri sito nei pressi del distributore di benzina della Eni lungo la via Aurelia è stato chiuso per venti giorni. L’atto restrittivo, è stato emesso in quanto i negozianti, nonostante i continui avvertimenti da parte delle autorità sanitarie cittadine, continuavano ad esporre la merce all’esterno del proprio locale senza osservare le norme relative all’igiene. (altro…)